Gli agenti del commissariato Bolognina-Pontevecchio, intervenuti dopo alcune segnalazioni dei residenti della zona, che lamentavano la presenza di un caratteristico odore proveniente da quella casa, hanno perquisito un appartamento in via dell’Arcoveggio a Bologna trovando all’interno una serra artigianale con 29 piante di cannabis, che sono state sequestrate.
L’abitazione era utilizzata da una donna di 43 anni, che dai primi riscontri avrebbe messo in piedi la coltivazione illegale insieme a un amico di 40 anni: entrambi sono stati denunciati a piede libero dalla polizia. Secondo i calcoli la piantagione casalinga avrebbe restituito circa un chilo di cannabis.
Le piante, alte circa un metro e 70 centimetri, erano state sistemate in una stanza dell’appartamento attrezzata con un impianto di illuminazione ad hoc (con luce artificiale prodotta da alcune lampade tenute sempre accese), un impianto di ventilazione e un sistema artigianale per l’aspirazione. La finestra della camera era stata oscurata con un velo nero, ma lo stratagemma per ridurre il rischio che la luce potesse filtrare all’esterno non ha funzionato del tutto: gli agenti, infatti, durante una preliminare attività di osservazione hanno notato movimenti sospetti e una forte luce provenienti dall’interno, procedendo poi con la perquisizione domiciliare vera e propria che ha portato a confermare i sospetti.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]