Filef Reggio Emilia (Federazione Italiana lavoratori emigrati e famiglie) partecipa al lutto per la scomparsa dell’amico e compagno Luciano Iemmi. Nato a Reggio Emilia il 5 dicembre 1929, Luciano fu operaio alle Officine Reggiane. Dopo la grave crisi del dopoguerra, emigrò in Svizzera e qui lavorò per un lungo periodo, durante il quale partecipò anche all’attività delle Colonie Libere, organizzazione dei migranti italiani. Al rientro in Italia, proseguì il suo impegno politico, anche collaborando con Filef sulle tematiche relative alla emigrazione ed immigrazione.
Proprio durante uno dei pranzi annuali con gli ex lavoratori delle Officine Reggiane poi emigrati all’estero, nacque l’idea di una grande mostra fotografica dedicata alla storica fabbrica. La mostra, intitolata “Con le Reggiane in … memoria”, fu allestita a Reggio Emilia per la prima volta nel 1997, con centinaia di fotografie che gli ex operai avevano conservato. La mostra – che comprendeva anche una sezione sulla produzione contemporanea delle Officine Reggiane, allora ancora in attività – girò quasi tutti i comuni della nostra provincia. In occasione delle inaugurazioni, Luciano accompagnò spesso il presidente Dante Bigliardi, per raccontare la propria esperienza professionale, politica, umana. Esperienza che Luciano, in accordo con File, ebbe modo di presentare anche nelle scuole. Ne conserva il ricordo una delle “Storie migranti” che Filef Reggio Emilia ha raccolto nella apposita collana di pubblicazioni cartacee e di video-interviste.
Nel quartiere di Santa Croce, ove abitava, Luciano contribuì alla organizzazione di iniziative di informazione e di dibattito. Per anni si tenne la manifestazione “Giro del mondo in un quartiere”, occasione di incontro culturale, musicale, gastronomico tra cittadini reggiani e immigrati di origine straniera. Luciano fu al fianco di Dante Bigliardi anche nelle tante iniziative sportive promosse da Filef (calcio, cricket, atletica, ping pong, ecc). Alle feste de l’Unità, era tra i volontari più attivi del famoso stand gnocco e baccalà, ove spesso si ritrovavano i protagonisti delle attività sportive della Filef. Ancora negli ultimi tempi, nonostante l’età e i problemi di salute, Luciano si informava e incitava a continuare l’attività a sostegno dei migranti e, in generale, dei più deboli. Nel corso della sua vita, si è speso generosamente per l’accoglienza, per i diritti, per la solidarietà.
Filef Reggio Emilia, onorata di averlo avuto tra i propri soci e sostenitori, lo abbraccia idealmente insieme ai suoi familiari e amici.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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