Giovedì 4 marzo a Bologna un controllo stradale di routine per verificare il rispetto delle norme anti-Covid nel primo giorno di “zona rossa” della città ha portato a due arresti dopo la scoperta di 37 chili di marijuana nascosti all’interno di un’abitazione: sono finiti nei guai una donna di 51 anni, proprietaria della casa, e un uomo di 36 anni, inquilino dell’appartamento, arrestati dai carabinieri con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; sono inoltre stati entrambi sanzionati per aver violato le disposizioni sugli spostamenti.
La vicenda ha avuto origine nel tardo pomeriggio di giovedì – intorno alle 18.15 – nei pressi di via Saragozza: i militari, notando una donna che si aggirava per strada con atteggiamento sospetto, guardandosi continuamente attorno, l’hanno avvicinata per chiederle le motivazioni del suo spostamento, che in zona rossa è consentito solo per esigenze di lavoro, motivi di salute o necessità.
La reazione infastidita della donna, che non ha saputo spiegare ai carabinieri cosa ci facesse fuori di casa, ha convinto questi ultimi ad approfondire la questione procedendo a una perquisizione domiciliare dell’abitazione della 51enne: nella camera da letto dell’appartamento i carabinieri hanno trovato 37 chili di marijuana, 98 grammi di anfetamine e cinque grammi di cocaina, una bilancia industriale e una di precisione, una macchina per il sottovuoto e diverse bustine per il confezionamento delle dosi. Poco dopo, mentre la perquisizione era ancora in corso, è rientrato in casa anche l’inquilino, che è stato a sua volta arrestato.
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Siamo nella città delle persone, per fortuna!!!
Per carità, lasciamoci estinguere allegramente! Fra poco saremo così rari, noi Italiani, che ci sistemeranno in campi di accoglienza... visto che ormai ci stanno togliendo
essendo ragno brasiliano, quindi extra comunitario, affidiamolo alla Giunta Comunale che lo includera' in un accogliente percorso di inserimento....