A marzo in Emilia-Romagna sono attese 626mila dosi di vaccino anti-Covid, che si aggiungono alle quasi 560mila già ricevute finora: di queste ultime, 427.800 dosi (oltre il 76%) sono già state utilizzate secondo la seguente suddivisione: 398.268 dosi del vaccino di Pfizer, 14.708 di quello di Moderna e 14.826 di quello di AstraZeneca.
Come raccomandato dal Ministero della salute, una quota dei quantitativi già consegnati da Pfizer e Moderna pari al 15% (la scorta minima consigliata, a fronte di una riserva che può arrivare fino al 25%) è stata tenuta a disposizione per garantire la somministrazione della seconda dose in caso di ritardi nelle forniture, circostanza che si era già verificata più volte nelle scorse settimane.
Alla data di giovedì 4 marzo sono 147mila i cittadini emiliano-romagnoli che hanno completato la vaccinazione ricevendo entrambe le dosi previste in uno dei 110 punti vaccinali operativi su tutto il territorio, un dato che rappresenta oltre il 10% del totale nazionale.
Procedono, nel frattempo, anche le somministrazioni del vaccino di AstraZeneca, validato per la popolazione compresa tra i 18 e i 65 anni senza gravi patologie e destinato per il momento a personale scolastico, persone con disabilità e forze dell’ordine; a breve il suo utilizzo sarà esteso anche al personale universitario e ai soggetti con patologie lievi. Sono finora circa 15mila (di cui quasi 11mila al personale scolastico) le dosi del vaccino AZ già somministrate; nelle prossime settimane i medici di medicina generale proseguiranno il segmento di campagna vaccinale dedicato al personale della scuola inoculando le 55mila dosi consegnate ai medici di base.
“Sono questi i dati del reale utilizzo del vaccino AstraZeneca in Emilia-Romagna”, ha precisato la Regione sottolineando come siano numeri “molto diversi da quelli circolati nei giorni scorsi”, secondo i quali il territorio emiliano-romagnolo si sarebbe collocato in fondo alla classifica nazionale, addirittura a quota zero stando ad alcuni siti. Si sarebbe invece trattato di un problema di natura informatica, dovuto a un temporaneo disallineamento tra le banche dati della Regione e del Ministero della sanità, che non permettevano di visualizzare correttamente il numero effettivo di somministrazioni del vaccino AstraZeneca per l’Emilia-Romagna, come ha chiarito la stessa Regione.
“La campagna vaccinale prosegue, dunque, secondo la tabella di marcia prevista, sulla base della reale disponibilità di vaccino garantita fino ad oggi. Non c’è alcun sottoutilizzo né ritardo nelle somministrazioni, come dimostrano i dati”, ha sottolineato l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini.
Al contrario, ha aggiunto, “siamo pronti a incrementare in qualsiasi momento il ritmo delle vaccinazioni, arrivando a 45mila somministrazioni giornaliere, come prevede il nostro programma regionale per l’attuazione del piano nazionale. Le autorità governative ed europee concordano sull’obiettivo di accelerare la vaccinazione in corso e, per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, tutto è organizzato. A questo punto dipende solo ed esclusivamente dalla quantità di vaccini a nostra disposizione, che è fondamentale non subiscano ulteriori ritardi o tagli”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!