Con il ritorno dell’Emilia-Romagna in zona arancione hanno richiuso temporaneamente i battenti anche i luoghi della cultura, che fino a quando la regione era rimasta in zona gialla avevano potuto aprire al pubblico almeno durante la settimana, dal lunedì al venerdì.
Anche la Fondazione Palazzo Magnani di Reggio si è dunque dovuta adeguare chiudendo l’accesso in presenza alle mostre “True Fictions. Fotografia visionaria dagli anni ‘70 ad oggi” allestita a Palazzo Magnani e “Atlanti, ritratti e altre storie” allestita a Palazzo da Mosto.
Proseguono, invece, le attività online della fondazione. Dopo il grande successo di fine 2020, sono tornate le “Opere al telefono”, un modo alternativo, divertente e decisamente originale per godere delle immagini di “True Fictions”, la prima retrospettiva mai realizzata in Italia sul fenomeno della staged photography. L’appuntamento è per tutti i mercoledì pomeriggio dalle 17 alle 19: chiamando il numero 0522-444446 sarà possibile ascoltare la storia di una delle fotografie esposte scegliendo una tra le dieci proposte; al telefono risponderà un esperto dello staff della fondazione, che racconterà tutto quello che c’è da sapere sull’immagine selezionata.
Ogni sabato, inoltre, sono in programma le visite virtuali in diretta su Zoom: si potrà quindi passeggiare virtualmente tra le sale di Palazzo Magnani con lo staff della fondazione a guidare il visitatore attraverso le oltre cento opere che compongono la mostra “True Fictions”. Per alcuni giovedì (il 25 febbraio, l’11 e il 25 marzo), infine, tornano le visite guidate virtuali di “Faccia a faccia” (sempre su Zoom), che consentono ai partecipanti di fare un’esperienza unica a tu per tu con un’opera d’arte: ogni visitatore sarà parte attiva della visita e potrà entrare in relazione con l’opera selezionata, scoprendola dal proprio punto di vista.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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