Da domenica 21 febbraio tutto il territorio regionale dell’Emilia-Romagna è di nuovo in zona arancione, ma c’è il rischio che a breve sia istituita anche una zona rossa locale a causa dei picchi nei contagi Covid-19 registrati nei giorni scorsi.
A San Benedetto Val di Sambro, centro di poco più di 4mila abitanti sull’Appennino bolognese, da lunedì 22 febbraio sono entrate in vigore misure straordinarie (in particolare la sospensione di tutte le attività scolastiche e didattiche, dalle scuole d’infanzia alle superiori), e nei prossimi giorni si procederà ad effettuare tamponi molecolari a tappeto a tutta la popolazione residente con il sistema “drive-through”: dall’esito dell’operazione dipenderanno le successive decisioni.
A spaventare è soprattutto la diffusione della cosiddetta “variante inglese”. A spiegare la situazione è stato lo stesso sindaco Alessandro Santoni dopo una riunione con i rappresentanti di Regione Emilia-Romagna, Prefettura e Asl di Bologna: “I dati come sapete e leggete non sono buoni: si registrano importanti velocità di crescita dei contagi che si stanno allargando un po’ a tutte le frazioni del territorio, con conferma di alcuni casi di positività da variante inglese (ecco il motivo di tale rapidità di diffusione)”.
I numeri di San Benedetto Val di Sambro avrebbero già potuto giustificare un’ordinanza regionale che introducesse la zona rossa a livello locale, ma il sindaco Santoni ha chiesto alla Regione di non intervenire ancora in attesa degli esiti della campagna di tamponi molecolari.
Il passaggio in zona rossa, ha tuttavia precisato Santoni, “avverrà purtroppo anche nel caso in cui la partecipazione non fosse adeguata: questo essenzialmente non per punizione, quanto più per la mancanza di un dato scientifico capace di darci la reale situazione sul territorio e la sua distribuzione”. Il precedente, da questo punto di vista, non è incoraggiante: il tampone a tappeto (su base volontaria) era già stato effettuato nelle frazioni di Pian del Voglio, Ripoli e Sant’Andrea, ma aveva partecipato solo il 25% della popolazione.
In attesa dello screening il sindaco ha emesso un’ordinanza che impone alcune ulteriori restrizioni a livello comunale, oltre a quelle già in vigore per le zone arancioni: divieto di spostamento verso altri comuni con le sole eccezioni di motivi di lavoro, salute o necessità; didattica a distanza per tutte le scuole; stop alle attività di laboratorio nelle scuole di ogni ordine e grado; divieto di praticare attività sportiva e motoria assieme ad altre persone; divieto di accesso al municipio per chi non sia dipendente comunale (se non per situazioni di urgenza); divieto di stazionamento in luoghi pubblici o aperti al pubblico (come piazze, parchi o luoghi di ritrovo della comunità; divieto di consumazione di cibi e bevande in spazi pubblici o aperti al pubblico; sospensione di fiere e mercati.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]