Con un’interrogazione, torna all’attenzione dell’Assemblea Legislativa la vertenza che coinvolge il gruppo Ferrarini, marchio storico della salumeria italiana.
Oltre alla situazione debitoria del gruppo e al travagliato iter legale che vede contrapporsi, per il salvataggio del gruppo, due cordate di imprese, preoccupano fortemente le situazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, per le quali occorre prioritariamente tutelare il posto e la qualità del lavoro.
Nel 2018, il gruppo Ferrarini ha presentato richiesta di concordato preventivo in continuità aziendale. Per questa richiesta, a febbraio 2019, viene depositata una proposta concordataria da parte del gruppo Pini. Successivamente, una seconda cordata di imprenditori, facente capo a Intesa Sanpaolo e gruppo Bonterre, Opas e Hp ha chiesto di depositare una proposta concordataria concorrente e migliorativa rispetto a quella della prima cordata. Da quel momento, l’iter si è sempre più complicato ed oggi è in discussione presso il tribunale regionale di Bologna e Reggio Emilia.
In questa complessa vicenda, che rimane di competenza dei tribunali, a preoccupare sono le ripetute notizie relative a situazioni spiacevoli riguardanti i dipendenti e le rappresentanze sindacali, che denunciano di aver subito pressioni per sostenere una delle due cordate e comportamenti antisindacali.
Con l’interrogazione è stato chiesto all’esecutivo regionale di vigilare su questa grave situazione e di intervenire per garantire il libero esercizio della rappresentanza sindacale.
“Apprezziamo la risposta del sottosegretario alla presidenza Davide Baruffi – dichiara Luca Sabattini, consigliere regionale del Partito Democratico – che ha ricordato come, senza entrare nella competenza giuridica della vicenda, già dal 2018, l’assessorato regionale competente si fosse attivato con tutte le parti per garantire la continuità produttiva e occupazionale dell’azienda e come oggi, la regione abbia chiesto la convocazione del tavolo, in continuità, al Ministero dello Sviluppo Economico per capire come si intende arrivare ad una soluzione.”
“I comportamenti antisindacali, se confermati, non possono essere tollerati. Rimane ferma l’esigenza di provvedere al più presto alla definizione e al chiarimento di questa situazione che, perpetrata nel tempo e senza una strategia industriale, rischia di mettere in pericolo un marchio importante del nostro territorio e del Made in Italy, ma soprattutto i posti di lavoro. Non si esce dalle crisi, senza un dialogo con le parte sociali e il rispetto dei lavoratori e senza un progetto industriale chiaro e di prospettiva” – conclude Sabattini.
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buffon sei il numero uno del pianeta terra
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!