Il comitato direttivo della Flai-Cgil dell’Emilia-Romagna ha espresso “la massima condanna” contro l’azienda Ferrarini, che nei giorni scorsi aveva licenziato il delegato sindacale Nicola Comparato, dipendente nello stabilimento di Lesignano de’ Bagni (in provincia di Parma): la motivazione ufficiale dell’impresa è “insubordinazione”, dopo un diverbio avvenuto tra lo stesso Comparato e un suo superiore, che lo avrebbe sorpreso al cellulare durante l’orario di lavoro, ma la categoria della Cgil ha parlato esplicitamente di “comportamento antisindacale”.
Per la Flai-Cgil emiliana “la colpa di Nicola, se così la si può definire, è la stessa “colpa” che hanno altri nostri iscritti e attivisti occupati presso gli stabilimenti emiliani del gruppo Ferrarini, cioè quella di non aver abbassato la testa e di aver mantenuto una posizione libera da condizionamenti rispetto alla complicata vicenda della procedura concorsuale che interessa il gruppo Ferrarini”.
Flai-Cgil, insieme ai suoi delegati sindacali, ha sottolineato di aver “sempre respinto le pressioni della dirigenza aziendale finalizzate al sostegno del loro progetto industriale che vede come capofila il gruppo Pini. Sono i tribunali e poi i creditori a dover decidere sulle sorti dei concordati concorrenti; per il futuro occupazionale dei dipendenti, il progetto industriale è ciò su cui esprimeremo un giudizio alla fine del complicato iter legale”.
La sigla sindacale emiliano-romagnola ha rivendicato di aver “sempre lavorato in tutti i siti produttivi del gruppo per mantenere un clima sereno in questo complicato iter giuridico, senza mai “tifare” per nessuna cordata”. Il gesto dell’azienda Ferrarini, dunque, “rappresenta il tentativo di comprimere e reprimere la libertà e la democrazia nei luoghi di lavoro, di cui la Rsu è la massima espressione, e non può passare inosservato a tutte le forze e istituzioni democratiche del nostro Paese”.
Un gesto “che chiede giustizia e per cui la Flai-Cgil non farà mancare il suo supporto sia a Nicola che a tutti gli iscritti e attivisti. Il comitato direttivo esprime solidarietà e vicinanza al delegato licenziato e a tutti i nostri iscritti e attivisti che non si prestano a imposizioni e condizionamenti da parte di chi intende fare impresa con metodi ottocenteschi”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]