In un lungo post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini ha fatto il punto sul difficile momento politico, economico e sociale dell’Italia, partendo dal ricordo della sua vittoria alle ultime elezioni regionali, arrivata proprio un anno fa: “Se quel giorno di un anno fa ci avessero detto cosa i mesi successivi ci avrebbero riservato, nessuno di noi ci avrebbe creduto. Una pandemia mondiale senza precedenti; il nostro Paese primo tra quelli occidentali a esserne investito; e all’interno, la nostra regione per prima, insieme alla Lombardia, a subire l’assalto del Covid col focolaio tra il basso lodigiano e Piacenza”.
Mesi durissimi, ha ricordato Bonaccini, “una sofferenza indicibile, con migliaia di vittime, donne e uomini che non ci sono più e che hanno lasciato un vuoto incolmabile nelle loro famiglie e nelle loro comunità. Reparti ospedalieri strapieni, nuovi padiglioni da allestire con terapie intensive, la nostra vita in larga parte stravolta. No, tutto questo non c’era davvero nei nostri pensieri di un anno fa. Ma la risposta degli emiliano-romagnoli, lasciatemelo dire, è stata altrettanto straordinaria, con lo spirito e la forza che ha permesso a questa terra di resistere e di rialzarsi ogni volta, dopo la guerra o dopo il sisma del 2012”.
“Ci siamo lasciati alle spalle un 2020 terribile con la speranza che il nuovo anno possa davvero essere quello della ripartenza e della speranza. Io sono sicuro che sarà così, che ce la faremo”. Per farlo, però, “serve senso di responsabilità da parte di tutti, a partire da chi guida il Paese e le istituzioni. Serve un governo solido che porti l’Italia fuori dalla pandemia con la più grande campagna vaccinale della storia, con un piano di ricostruzione che per la prima volta può contare su risorse straordinarie che vengono dall’Europa, con la capacità di essere vicino ai territori, alle categorie economiche che soffrono di più, alle preoccupazioni delle famiglie e alle inquietudini dei più giovani”.
Secondo Bonaccini “si può fare e bisogna farlo. D’altro canto proprio qui in Emilia-Romagna, poco più di un mese fa, abbiamo sottoscritto il nuovo Patto per il lavoro e per il clima con sindacati e imprese, enti locali e università, scuola e terzo settore, professioni e banche. Una grande sfida può essere vinta solo se la si affronta assieme, è questo il nostro messaggio a tutto il Paese. Dobbiamo e possiamo davvero rimboccarci le maniche per ripartire, insieme, sostenendo chi ora è più in difficoltà e realizzando tutti i cambiamenti necessari per fare dell’Italia un Paese più moderno e più giusto. La pandemia ci ha colpito in maniera drammatica, ma questo non ci impedirà di rialzarci, come le cittadine e i cittadini di questa terra hanno sempre fatto. Perché siamo l’Emilia-Romagna. E perché, insieme, vogliamo riprendere in mano la nostra vita e il nostro destino”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]