È la riqualificazione dell’esistente a “fare la parte del leone” nell’insieme degli interventi edilizi effettuati nel 2020 a Reggio Emilia: oltre il 96% dei lavori hanno infatti riguardato opere di riqualificazione e manutenzione del patrimonio cittadino.
“A Reggio Emilia – dice il vicesindaco e assessore alla Rigenerazione urbana Alex Pratissoli – oltre il 75% degli edifici risale a prima della Legge 10/91 e l’82% appartiene ad una classe sismica critica. Il nuovo Piano Urbanistico Generale viene pensato per assecondare e incentivare le dinamiche già presenti in termini di riqualificazione del patrimonio costruito, al fine di ridurre drasticamente il fabbisogno energetico, migliorare il comfort e, indirettamente, preservare il valore patrimoniale e sociale del tessuto edilizio residenziale esistente. A tal fine saranno di aiuto le misure incentivanti introdotte a livello locale e soprattutto statale con il superbonus, per il quale è necessaria una proroga significativa ben oltre il 2022, ma anche nuove tecniche in grado di ridurre tempi e costi degli interventi, nonché la nascita sul mercato di soggetti in grado di offrire soluzioni ‘chiavi in mano’ ai proprietari di immobili, in particolar modo i condomini, sfruttando come risorsa i forti risparmi energetici e dunque economici, ottenuti dalla riqualificazione degli immobili stessi”.
I DATI DEL 2020 – Dei 2.759 interventi edilizi autorizzati dal Comune di Reggio Emilia lo scorso anno, il 96,0% ha riguardato il patrimonio edilizio esistente. Gli ambiti cittadini più dinamici e in maggior fermento dal punto di vista immobiliare sono il centro storico – nel quale si sono realizzati 1.727 interventi edilizi nel corso degli ultimi cinque anni – e il parco industriale di Mancasale dove, in soli quattro anni, sono stati autorizzati 247 interventi di riqualificazione o ampliamento degli stabilimenti produttivi, usufruendo di speciali incentivi edilizi che, nel 2020, sono stati estesi anche al villaggio Crostolo e Corte Tegge.
Il trend complessivo degli interventi edilizi è, tuttavia, in costante contrazione dal 2017 ad oggi. Complessivamente si registra una riduzione del 12,2% degli interventi edilizi rispetto a tre anni fa, a fronte soprattutto di una significativa riduzione degli interventi di nuova costruzione (-17,4% rispetto al 2019).
Il tasso annuo di ristrutturazione del parco immobiliare, nel 2020, è stato pari all’1,4%, con punte dell’1,7% a Mancasale, a fronte di un obiettivo del 2% previsto al 2030 sia dall’Agenda 2030 sia dal Pug in via di elaborazione.
Il 2021 potrebbe rappresentare in tal senso un anno di svolta per gli interventi di riqualificazione profonda, in particolar modo per le tipologie edilizie condominiali, grazie all’effettiva entrata in funzione del Superbonus, che inciderà in maniera significativa sul numero di unità immobiliari recuperate annualmente.
INCENTIVI ECONOMICI – Gli interventi di ristrutturazione edilizia e manutenzione straordinaria onerosa realizzati nel territorio urbanizzato beneficiano, nel Comune di Reggio Emilia, di una riduzione media degli oneri di urbanizzazione di oltre il 60% rispetto agli oneri previsti per la nuova costruzione a seconda della tipologia di intervento. Questo significa, ad esempio, che per la ristrutturazione di un appartamento di 100 metri quadrati è previsto un risparmio medio di 8.500 euro rispetto alla nuova costruzione. Mentre per la ristrutturazione di un capannone produttivo di 1.000 metri quadrati è previsto un risparmio medio, sempre rispetto alla nuova costruzione, di 10mila euro.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]