“L’assunto dal quale prende spunto l’interpellanza in oggetto, ovvero che i vetri degli autobus debbano essere liberi da pubblicità, non è corretto. Lo si evince anche dalla circolare della Direzione generale della motorizzazione e della sicurezza del trasporto terrestre del maggio 2002 che tratta proprio dell’applicazione di pellicole adesive sui vetri laterali dei veicoli e che tratta dei criteri di omologazione delle stesse”. Così ha detto oggi in Consiglio comunale l’assessora alla Mobilità Carlotta Bonvicini rispondendo a un’interpellanza del consigliere Gianni Bertucci (M5S) che chiedeva chiarimenti rispetto agli autobus che circolano in città completamente ricoperti di pubblicità.
“Il codice della strada consente la pubblicità sui veicoli adibiti al trasporto di linea e non di linea, disponendo che essa non sia realizzata mediante messaggi variabili; non sia esposta sulla parte anteriore del veicolo; sulle altre parti del veicolo sia posizionata, rispetto ai dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione e alle targhe, in modo tale da non ridurre la visibilità e la percettibilità degli stessi; sia contenuta entro forme geometriche regolari; se realizzata mediante pannelli aggiuntivi, gli stessi non sporgano di oltre 3 cm rispetto alla superficie sulla quale sono applicati – ha aggiunto l’assessora –
La pubblicità di Seta rispetta tali condizioni perché non contiene messaggi variabili, non è esposta sulla parte anteriore del veicolo, non inficia sulla visibilità della targa, dei dispositivi di segnalazione (indicatori di direzione, stop, luci) e sulla percettibilità degli stessi, è contenuta entro forme geometriche regolari ed è effettuata tramite pellicole omologate che sporgono meno di 1 millimetro rispetto alla superficie. Per quanto attiene la visibilità del conducente, la pubblicità lascia intatta la visibilità di tutti gli elementi fondamentali per la guida quale specchi retrovisori, vetro laterale dell’autista e porta anteriore, lasciando sgombro un angolo di visuale superiore a 180 gradi. Le pellicole utilizzate sono tutte di tipo omologato e grazie alla traforatura consentono una rottura corretta del vetro in caso di utilizzo dello stesso come uscita di sicurezza. Aggiungo inoltre che tutti i mezzi Seta sono sottoposti a regolare revisione annuale e nulla è mai stato eccepito dagli ingegneri del competente Umct e che la prassi di rivestire i mezzi di pellicole pubblicitarie non è esclusiva di Seta o della provincia di Reggio Emilia ma è comune a diverse aziende di Tpl su tutto il territorio nazionale”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]