Vorremmo porre alla Sua attenzione una questione cruciale che va affrontata nell’ambito della discussione del disegno di legge di Bilancio per il 2021, all’esame del Parlamento.
È, infatti, assolutamente necessario ed urgente che la Manovra di quest’anno preveda anche la proroga, per lo meno sino al 31 dicembre 2023, dei Superbonus al 110% introdotti dalla Legge 77/2020.
Questa misura, com’è evidente, può rivestire un’importanza strategica non solo per rimettere in moto l’economia del Paese, ma anche per il rinnovamento e la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente.
La stessa Europa ne ha riconosciuto la rilevanza, considerando il potenziamento al 110% dei bonus come strumento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi del Recovery Plan e del Green Deal e come best practices da estendere a tutto il resto dei Paesi dell’Unione.
Ma, affinché essa possa avere piena efficacia e diventare realmente volano per la ripresa della crescita, in termini di attivazione di investimenti e di processi di rigenerazione urbana, è necessario estenderne la durata e adeguarla alla complessità degli interventi di messa in sicurezza sismica e riqualificazione energetica, che essa stessa favorisce.
La scadenza, attualmente prevista al 31 dicembre 2021, infatti, non tiene in giusta considerazione la tempistica richiesta dai lavori agevolati che va dall’approvazione degli interventi, resa ancor più difficoltosa dalla sospensione delle assemblee condominiali a causa delle misure di contenimento del contagio da Covid-19, alla fase progettuale, dall’esecuzione materiale dei lavori, sino agli accordi in merito alla cessione di medesimi bonus a soggetti terzi o alla possibilità di concordare lo “sconto in fattura” con l’impresa esecutrice.
La proroga avrebbe importanti ricadute sull’economia e sull’occupazione: Ance stima, in 6 miliardi l’anno la spesa aggiuntiva legata al Superbonus.
Tale maggior ammontare prodotto nelle costruzioni genererebbe un effetto totale sull’economia di 21 miliardi di euro, ovvero oltre un punto percentuale di Pil ogni anno. A ciò si aggiungano anche gli importanti effetti sull’occupazione, con un incremento di circa 64mila posti di lavoro nelle costruzioni (che, considerando l’indotto, potrebbe raggiungere le 100mila unità).
Per tali ragioni, ci preme porre alla Sua attenzione il tema dell’importanza di inserire questa proroga già in sede di discussione del disegno di legge di Bilancio 2021, tenuto conto del fatto che lo stesso Governo ne ha sottolineato l’urgenza.
Nel ringraziarLa per la disponibilità all’ascolto, l’occasione ci è gradita per porgerLe i nostri più cordiali saluti.
(Fabio Storchi, presidente Unindustria Reggio Emilia e Tiziano Pattacini, presidente Ance Reggio Emilia)
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]