Con l’entrata del territorio dell’Emilia-Romagna in zona arancione, avvenuta domenica 15 novembre, sono cambiate anche le restrizioni relative alle attività di ristorazione, che fino al 3 dicembre possono rimanere aperte esclusivamente per la vendita da asporto (consentita dalle ore 5 alle 22) e per effettuare la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario (purché nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti).
Durante i primi controlli per verificare il rispetto delle nuove norme, la polizia locale di Reggio ha multato e disposto la chiusura – per 5 giorni ciascuno – di due bar del centro storico, uno in via Roma e l’altro nella zona dei teatri.
La prima violazione è stata riscontrata nel tardo pomeriggio di lunedì 16 novembre, quando una pattuglia in servizio in centro storico ha notato le porte aperte di un bar in via Roma: all’interno del pubblico esercizio un collaboratore della titolare e una barista stavano lavorando per servire tre clienti, tra loro molto vicini, in attesa sulla soglia del locale.
Gli agenti hanno rilevato anche l’assenza dei cartelli che avrebbero dovuto indicare la chiusura del bar e la disponibilità del solo servizio di asporto. Alla contestazione degli agenti, il collaboratore ha sostenuto di tenere le porte dell’esercizio aperte solo per arieggiare il locale: una spiegazione che tuttavia non ha convinto la polizia, che ha contestato la violazione del Dpcm del 3 novembre scorso elevando una sanzione di 400 euro e disponendo la chiusura del bar per i prossimi cinque giorni.
Stessa sanzione e stessa chiusura anche per un bar situato nella zona dei teatri, controllato nella mattinata di martedì 17 novembre: in questo caso l’esercizio pubblico ha attirato l’attenzione degli agenti perché serviva le consumazioni su un tavolino sistemato nei pressi dell’ingresso e permetteva ai clienti di consumare sul posto, violando di fatto la normativa.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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