Un progetto di legge “condivisibile – ha sottolineato Silvia Piccinini del Movimento Cinque Stelle, che ha presentato due emendamenti -, ma sappiamo che la situazione delle edicole è da tempo precaria. Se si vorrà affrontare il problema, dobbiamo aumentare la gamma di merce in vendita e proponiamo misure per estendere la possibilità per le edicole di stampare certificati della pubblica amministrazione, diventando in tal modo servizi anagrafici distaccati. Inoltre, dovrebbero diventare dei centri polifunzionali, con la vendita anche di prodotti alimentari. Se il canale giusto non è questo pdl, propongo comunque alla maggioranza di aprire un dialogo su queste idee”. Proposte accettate da Manuela Rontini, che ha invitato i due relatori della legge, Stefania Bondavalli (lista Bonaccini) e Gabriele Delmonte (Lega),”a continuare a parlare dei sostegni al settore, perché ho parlato con gli edicolanti anche nei mesi della pandemia e credo che al di là del colore politico interessi a tutti il presidio garantito dalle edicole”.
Marco Mastacchi (Rete Civica) ha proposto “un bonus aggiuntivo di 500euro per le attività di rivendita in montagna, in quanto rivestono un ruolo importante considerato il contesto di relativa fragilità”. Gabriele Delmonte (Lega) ha chiesto di “aumentare la cifra stanziata da 500mila a un milione di euro, perché abbiamo dubbi sia sulla copertura reale sia sulla facilità di erogazione dei mille euro. Se mettiamo come tetto massimo di mille euro a edicola, il budget necessario per tutte è di un milione”.
L’assessore Paolo Calvano, referente del progetto di legge, ha presentato un emendamento che “va nella direzione di rendere ancora più semplificata la richiesta, anche nello scambio di dati con il governo. Il nostro obiettivo è quello di spendere il budget che abbiamo a disposizione. Se fossimo nella condizione di avere risorse infinite ci piacerebbe alzare il tetto, ma, ad oggi, vogliamo spendere completamente e rapidamente le nostre risorse a disposizione che sono 500mila euro”.
Critico Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) che evidenzia come “sul più bello si scopre che questo provvedimento è irrealizzabile e non ci sono soldi per accontentare tutti, considerando pure il fatto che sono poche le edicole esclusive che vendono solo giornali. C’è tanta propaganda ma poca concretezza”.
La relatrice di maggioranza della legge, Stefania Bondavalli (lista Bonaccini), ha ricordato come “questo progetto di legge riguarda interventi urgenti a sostegno delle edicole, è molto concreto e parte da una premessa: riconosciamo il ruolo fondamentale avuto dalle edicole durante l’emergenza sanitaria. Non risolve il problema delle difficoltà che la categoria sta vivendo, ma riconosce il ruolo che le edicole hanno avuto in questi mesi”. Secondo Michele Facci (Lega), invece, “c’è molta propaganda e basta: se l’amministrazione avesse voluto essere trasparente, avrebbe dovuto dire che nella peggiore delle ipotesi il contributo è di 350euro, che è pari ai 500mila euro divisi per il numero totale delle edicole presenti sul territorio. Si aspettano un migliaio di domande per poter garantire almeno 500euro di bonus, se le domande saranno inferiori il valore è destinato ad aumentare, ma non è così che si dà sostegno. Inoltre, potrà beneficiare di questa somma solo chi avrà fatto la domanda a livello nazionale. Dunque, il contributo che tanto sbandierate non sarà per tutti”.
Per Palma Costi (Pd) “è sbagliato, da parte dell’opposizione, parlare di fallimento. La Giunta ha fatto bene a presentare questa proposta di legge, con cui comunque si intendono dare risposte concrete”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]