A un mese dall’avvio dell’anno scolastico 2020-2021 e dalla tanto attesa riapertura delle scuole in epoca Covid, l’80% dei servizi legati alla vita scolastica (ristorazione, pre e post scuola, integrazione scolastica, scuolabus) è a regime e in grado di garantire a bambini e famiglie una situazione di sostanziale normalità. Grazie al lavoro compiuto nel corso dell’estate per riorganizzare i servizi – dal supporto alla didattica all’extra scolastico – e individuare nuove sedi idonee ad assicurare il distanziamento sociale, il sistema scuole regge e permette ogni giorno ai 13450 bambini dai 6 ai 14 anni e ai 3268 piccoli delle fascia 0-6 anni di vivere esperienze di apprendimento e socialità all’insegna della sicurezza e della qualità. Questo avviene nelle sedi tradizionali, dove i banchi sono stati opportunamente distanziati grazie anche alla rimozione degli arredi e all’utilizzo di altri spazi, così come nelle 19 sedi di scuola diffusa messe a disposizione per ospitare 49 classi della scuola primaria e secondaria di secondo grado.
Il lavoro svolto, che ha consentito la ripartenza in tempo per la prima campanella di settembre e la riorganizzazione delle strutture dedicate allo 0-6 anni senza cambiamenti di sede, non né tuttavia terminato con la riapertura delle scuole, ma è proseguito nelle settimane successive ed è ancora in corso per garantire, per quanto possibile, tutti i servizi che ruotano attorno alla didattica. Dalla ripartenza, le scuole sono state costante oggetto di studio e analisi per poter valutare le migliori soluzioni possibili da adottare nel campo del potenziamento educativo e dell’integrazione, della ristorazione, della logistica, dei servizi di pre e post scuola e di tempo lungo. Si tratta di un lavoro stimabile complessivamente – tra affitti, traslochi, manutenzioni, connettività, personale extra – in un investimento di oltre 2,6 milioni di euro da parte del Comune di Reggio (di cui 670mila da finanziamenti europei tramite il Miur e destinati a lavori e arredi e 276mila da finanziamenti del Miur per spese di affitto). Nello specifico 1,2 milioni sono stati destinati all’edilizia, alle manutenzioni e agli arredi, mentre i restanti 1,4 ai servizi complementari alla didattica.
HANNO DETTO – “Pur in un contesto di forte evoluzione nazionale dell’emergenza sanitaria che desta preoccupazione, al momento la situazione a Reggio è sotto controllo. Rispetto alla scuola, il distanziamento sociale ha funzionato e creato un contesto didattico sicuro. I casi a oggi sono stati pochi e sempre riconducibili a contagi avvenuti in ambito familiare – ha detto oggi il sindaco Luca Vecchi alla stampa – Le valutazioni sulla scuola non saranno tuttavia fatte in ambito locale né provinciale, ma regionale o nazionale. Il mio auspicio è comunque che la scuola vada avanti per tenere in sicurezza il percorso formativo delle giovani generazioni, anche individuando soluzioni che potranno essere diverse da regione a regione. Il tema della mobilità verrà affrontato perché non possiamo pensare di chiudere le scuole per un tema di mobilità. Un grande applauso va fatto alla comunità scolastica che ha saputo gestire la ripartenza e permesso la nascita dell’idea di scuola diffusa sul territorio”.
“Le scuole sono oggi luoghi sicuri in cui si sono le condizioni per continuare ad accogliere ogni giorno i bambini. L’idea della scuola diffusa sta portando innovazione dal punto di vista pedagogico tanto che credo che dalla scuola diffusa non si tornerà indietro, ma si continuerà a fare co progettazione con i nuovi luoghi in cui le classi sono inserite” ha aggiunto l’assessore comunale all’Educazione Raffaella Curioni che ha poi illustrato i numeri dei servizi complementari alla scuola attivati e tracciato un bilancio sostanzialmente in linea con quelli degli anni precedenti.
“Come sappiamo la fascia degli 0-6 anni è quella meno colpita dal Covid. Per questo vogliamo salvaguardare il più possibile l’attività in presenza dei più piccoli” ha detto Nando Rinaldi, direttore dell’Istituzione nidi e scuole d’infanzia comunali, che ha parlato di un rapporto iscrizioni/ritiri numericamente analogo a quello registrato negli anni precedenti, segno che il Covid non ha inciso in maniera significativa sulle rinunce del posto.
SCUOLE 6-14 ANNI – Il modello di ‘scuola diffusa’ a cui si è ispirata la riorganizzazione scolastica in epoca Covid ha permesso che nessuna classe venisse ‘spezzata’ su sedi diverse, contribuendo così a garantire continuità didattica e di relazione fra gli studenti, oltre che fra essi e il corpo insegnante. Per consentire il rispetto dei protocolli sanitari e il distanziamento sociale tra gli alunni sono state individuate 19 sedi extra scolastiche in cui ospitare 49 classi (su 427 presenti in città tra scuola primaria e secondaria di primo grado) e 1150 alunni (su 13.450).
Grazie alla collaborazione tra Comune ed enti e organizzazioni del territorio che hanno reso disponibili nuove sedi, sono state allestite nuove aule a Palazzo dei Musei (3 classi della scuola primaria Zibordi e della secondaria Manzoni), Chiostri di San Pietro/edificio del Collaboratorio (2 classi della secondaria Leonardo da Vinci), Biblioteca delle Arti (2 classi della secondaria Manzoni), polo creativo S.D. Factory (2 classi della primaria Leopardi), Palazzo da Mosto (6 classi della secondaria Aosta), Banca d’Italia (3 classi della primaria Canossa e 2 della secondaria da Vinci), vecchia scuola primaria di Bagno (2 classi della secondaria di Bagno), scuola secondaria Dalla Chiesa (5 classi della primaria San Giovanni Bosco), centro Obiettivo Danza (2 classi della secondaria Einstein), la Centrale polisportiva Foscato (3 classi della primaria Dante Alighieri), centro sociale Orti Montenero (una classe della primaria Collodi), centro sociale Rosta Nuova (una classe della secondaria Pertini 1), agriturismo La casa del gufo (una classe della primaria di Ghiarda), parrocchia di San Michele Arcangelo a Pieve Modolena (3 classi della primaria Verdi), parrocchia di Regina Pacis (4 classi della primaria Bartali), teatro parrocchiale di Sant’Agostino (una classe della primaria Sant’Agostino), oratorio Don Bosco (2 classi della primaria Agosti) e oratorio Sacro Cuore (2 classi della primaria Calvino).
Per evitare il più possibile assembramenti e contatti fra classi diverse, nei diversi plessi scolastici, ciascuno a seconda delle proprie caratteristiche, sono state individuate soluzioni che vanno dall’apertura di un numero aggiuntivo di accessi (ad esempio tramite portefinestre che mettano in collegamento le aule al piano terra con l’esterno), alla diversificazione dei percorsi, allo scaglionamento delle entrate e delle uscite dei ragazzi, con orari variabili ad esempio tra le 7.45 e le 8.05 per l’ingresso. Le scuole sono state inoltre oggetto di monitoraggio in relazione a fenomeni di assembramento che si sono verificati in attesa dell’apertura dei cancelli, con l’individuazione di soluzioni ad hoc in accordo con i dirigenti scolastici.
PRANZO A SCUOLA – Delle 17 scuole a tempo pieno in cui si svolgeva abitualmente il pranzo nella sede scolastica, 4 hanno continuato a utilizzare le sale da pranzo, mentre nelle altre 13 è proseguito il servizio di refezione interna, con distribuzione delle vivande tramite carrello, aula per aula. Al fine di garantire l’adeguata sicurezza sanitaria dei supporti e al contempo di ridurre l’impatto ambientale, 2282 bambini ogni giorno utilizzano vassoi e piatti in materiale compostabile, quindi monouso e non impattanti sui volumi di rifiuti in plastica prodotti. Questa soluzione è resa possibile grazie a un investimento del Comune di circa 53mila euro per l’intero anno scolastico. Complessivamente per l’integrazione del servizio di refezione scolastica il Comune ha messo a disposizione 568mila euro.
PRE E POST SCUOLA, PROGETTI POMERIDIANI – Sulla base delle richieste pervenute dalle famiglie, per la scuola primaria è stato possibile anche per quest’anno scolastico attivare il servizio di pre e post scuola, ovvero la possibilità di lasciare a scuola i bambini anche in orario extra didattico per permettere ai genitori di coprire i tempi di percorrenza da e per il lavoro. I bambini che necessiteranno del servizio di anticipo e posticipo dell’orario possono essere custoditi insieme (in locali facilmente areabili e sanificabili come ad esempio le palestre). Per tutto il tempo di attesa – stimato in massimo 45 minuti in entrata e 30 in uscita da scuola – indossano la mascherina. Il servizio comporta un investimento da parte del Comune di 61mila euro.
L’intenzione dell’Amministrazione comunale è di procedere alla riapertura dei progetti educativi pomeridiani, come Spazi 6 e spazi 11. Sono in corso confronti con l’Ausl per definire un Protocollo di sicurezza relativo alla prevenzione del Covid-19 per evitare rischi di contagio, visto che i progetti pomeridiani comportano la convivenza di bambini e ragazzi di diverse classi.
EDUCATORI PER BAMBINI E RAGAZZI CON DIRITTI SPECIALI – Sono operativi in tutte le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado gli educatori per l’integrazione scolastica per bambini e ragazzi con diritti speciali. Il Comune di Reggio Emilia ha assegnato a ciascuna Istituzione scolastica un ‘monteore’ si servizio settimanale, che garantirà la presenza a scuola del personale educativo a prescindere da periodi di assenza dei bambini con diritti speciali, offrendo così alle scuole presenze educative stabili che collaboreranno, per le proprie responsabilità e funzioni, con il personale docente per la qualità complessiva della proposta didattica in questa complessa ripartenza. A sostegno di questo servizio il Comune mette a disposizione ulteriori 170mila euro rispetto agli anni precedenti.
CONNETTIVITA’ E DEVICE – Continuano i lavori per dotare le scuole delle necessarie infrastrutture tecnologiche per operare al meglio. I servizi di potenziamento della connettività riguardano 22 scuole primarie e 11 secondarie di primo grado per un investimento di 400mila euro da parte del Comune di Reggio. A questi si aggiungono altri 26mila euro per la fornitura di attrezzature digitali e l’estensione del wi fi. Lunedì 19 ottobre inizierà inoltre la distribuzione di tablet per i ragazzi che sono collocati nelle sedi esterne alla scuola.
NIDI E SCUOLE D’INFANZIA – Sono tutti operativi i nidi e le scuole d’infanzia comunali e convenzionati. Ogni giorno accolgono in sicurezza 2012 bambini della fascia 3-6 anni e 1256 bambini della fascia 0-3 che, grazie alla riorganizzazione degli spazi, possono trascorrere l’esperienza scolastica serenamente all’interno del proprio gruppo sezione. Per evitare il diffondersi di possibili contagi, da quest’anno infatti i più piccoli interagiscono soltanto con i compagni di sezione, senza entrare in contatto con i bambini delle altre classi della stessa scuola. Trascorrono inoltre molto più tempo all’aperto, in parchi e giardini opportunamente attrezzati per dedicarsi insicurezza all’esplorazione degli ambienti naturali, anche grazie all’esperienza estiva “Prove di futuro” nei mesi di giugno e luglio che ha indicato le traiettorie di lavoro per la riapertura. L’Istituzione nidi e scuole d’infanzia, insieme al sistema pubblico integrato, ha condiviso in stretta sinergia con l’azienda sanitaria, in particolare il Dipartimento di cure primarie, e la Regione i protocolli sanitari e le procedure previste per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2.
Rispetto alle novità introdotte quest’anno in termini di flessibilità oraria, stanno usufruendo dell’anticipo con ingresso alle ore 7.30 (anziché alle ore 8) 189 bambini dei nidi e 412 della scuola d’infanzia per un totale di 601 bambini, con un trend in forte aumento rispetto allo scorso anno. Rispetto invece alla possibilità di uscita anticipata alle 13 (con relativa applicazione della retta part-time nel mese di settembre), questa opzione è stata richiesta dal 32% delle famiglie del nido e il 25% della scuola d’infanzia, un numero abbastanza alto e sicuramente collegato all’attuale emergenza.
In fase di studio, viste anche la richiesta contenuta raccolta attraverso una prima indagine svolta nel mese di settembre 2020 e l’esigenza di non tenere insieme bambini di sezioni diverse, l’attivazione del tempo lungo, ovvero oltre le 16 per le famiglie che ne hanno necessità.
Sarà inoltre pubblicato a breve il bando per la frequenza dei piccolissimi (bambini nati tra il 1 giugno e il 30 settembre 2020) ai nidi d’infanzia a partire dal mese di gennaio 2021. i bambini potranno così frequentare i nidi Rivieri/Claudel, Cervi, Aguas Claras, Airone, Alice, Allende, Arca, Giobi, Linus, Giulia Maramotti, Panda, Sole. La domanda di iscrizione peri i piccolissimi (da presentare dal 9 al 20 novembre) potrà essere presentata esclusivamente con la modalità on line.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]