“Ma come si fa a rinunciare a 36 miliardi di euro aggiuntivi al Recovery Fund? Diciamo tutti che è dalla sanità che deve ripartire la ricostruzione: bene, iniziamo a farlo, coi fatti però. Io voglio discutere pubblicamente di questo, non di altro”. Così in una intervista al Corriere della Sera il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Zingaretti al governo? “Non mi permetto di dire a Nicola che cosa debba fare”. Bonaccini affronta anche il tema della legge elettorale: “Ribadisco che il sistema più adatto per il nostro Paese sarebbe il doppio turno alla francese”, spiega. Ma “se si riesce a costruire una convergenza su un proporzionale con soglia di sbarramento e la possibilità per i cittadini di scegliere i propri rappresentanti è comunque un passo avanti. Anche se preferisco il maggioritario”.
Sul rischio di un nuovo lockdown “Dobbiamo fare tutti il nostro dovere perché non succeda, il Paese non se lo può permettere. A differenza di sette mesi fa sappiamo più cose, abbiamo regole e protocolli da rispettare che prima mancavano. Dipende da noi fare in modo che non accada anche qui quello che purtroppo sta avvenendo in altri Paesi”. Sulle tensioni tra Governo e Regioni “tutte le cose che ora abbiamo e sette mesi fa mancavano le abbiamo fatte insieme, spesso discutendo ma poi trovando sempre le soluzioni più condivise. All’Italia servono istituzioni forti e autorevoli, capaci di collaborare. Credo che il consenso raccolto dai presidenti di Regione rieletti testimoni proprio questo apprezzamento”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]