Scrive Gigliola Venturini, segretaria ad interim Partito Democratico Reggio Emilia, in merito all’interrogazione delle parlamentari dei Cinquestelle Spadoni e Ascari: “Se le parlamentari Spadoni ed Ascari, del Movimento 5 Stelle, pensano di buttare la polvere sotto il tappeto, distogliendo l’attenzione dell’opinione pubblica, e dei reggiani in particolare, dai pessimi risultati riportati dalla loro formazione politica nelle recenti elezioni regionali e amministrative, alzando un polverone sulle inchieste relative al Comune di Reggio Emilia, hanno sbagliato indirizzo.
Arrivare a chiedere lo scioglimento del Comune e l’intervento del Governo a fronte di una “chiusura indagini”, è quanto meno fantasioso. Rammentiamo che ad oggi non ci sono ancora né rinvii a giudizio né, tanto meno, atti processuali e sentenze, senza di che non sarebbe possibile nemmeno una sospensione degli indagati senza ledere i loro precipui diritti di lavoratori.
L’attitudine grave a diffondere falsità, arrivando a parlare di “sistema di corruzione fatto di versamenti di denaro o favori elargiti da società verso dirigenti compiacenti” in cambio di bandi ad hoc, è inaccettabile. L’unica ipotesi di reato corruttivo a nostra conoscenza, citato dagli organi di informazione, riguarda atti che un indagato avrebbe svolto nella sua funzione di componente la Commissione Tributaria. Situazione del tutto estranea al Comune di Reggio Emilia.
Resta intatta e ribadita, ovviamente, la nostra fiducia nella Magistratura e l’urgenza nell’accertamento dei fatti. Altrettanto intatta è la nostra lealtà verso il Governo nel quale M5S e PD sono alleati, ma non è in ragione di ciò che una tale improvvida iniziativa delle parlamentari Spadoni ed Ascari ci sconcerta. Abbiamo la sensazione che le evidenti fibrillazioni interne al M5S, per quanto comprensibili, continuino ad impedire che la collaborazione proficua in essere nel Governo nazionale, possa favorire rapporti più civili e rispettosi a livello territoriale.
Del resto vale la pena di ricordare che né durante i tempestosi trascorsi della giunta Raggi, né dopo la recente condanna della Sindaca Appendino e di suoi collaboratori, condannati in primo grado a pene dai tra 6 e 8 mesi, ci siamo sognati di chiedere lo scioglimento di quei comuni. Non lo abbiamo fatto, a differenza di altre forze politiche, nell’interesse superiore dei cittadini di quelle comunità.
Siamo comunque convinti che, come già dimostrato nelle più recenti consultazioni, i reggiani sappiano ben distinguere tra chi lavora per il bene comune e chi abbaia alla luna”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]