Domenica 20 settembre in Emilia-Romagna la prima giornata di voto per il referendum costituzionale in materia di riduzione del numero dei parlamentari ha fatto registrare un primo caso legato all’emergenza sanitaria Covid-19: nel seggio 2 di Calendasco, comune a pochi chilometri da Piacenza, uno scrutatore è infatti risultato positivo al tampone per il nuovo coronavirus, al quale si era sottoposto lo scorso 18 settembre.
La comunicazione di positività è arrivata quando lo scrutatore aveva già preso servizio al seggio, rendendo dunque necessario uno stop temporaneo delle operazioni elettorali, protrattosi fino alle 13.30 circa. Nel frattempo il seggio è stato spostato in una nuova sede e tutto il personale è stato sostituito per precauzione e per consentire la prosecuzione del voto in piena sicurezza.
Il sindaco di Calendasco Filippo Zangrandi ha comunque rassicurato la popolazione cittadina spiegando che l’azienda Usl di Piacenza ha proceduto all’indagine epidemiologica verificando che nel seggio erano state rispettate – sia da parte degli scrutatori che da parte dei votanti – tutte le procedure previste per evitare l’eventuale trasmissione del contagio: “Si conferma che tutti coloro che in mattinata, prima della chiusura del seggio, hanno esercitato il diritto di voto, indossando la mascherina e sanificandosi le mani, non corrono alcun rischio”, ha concluso il primo cittadino.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]