E’ morto giovedì a Modena, all’età di 96 anni, Livio Piccinini, il partigiano Delinger, lavoratore alle Officine Reggiane, medaglia di bronzo in guerra e cittadino onorario di Cavriago e Albinea. Durante l’eccidio del ’43 alle Reggiane evitò un’altra strage.
i funerali sabato 19 settembre alle ore 13,30 partendo dalla Casa Funeraria “TERRACIELO Funeral Home” in Via Emilia Est 1320, a Modena direttamente per Piazza Zanti a Cavriago (Re) ove alle ore 15,00 sarà dato l’ultimo saluto accompagnato dalla Banda Musicale, quindi proseguiranno per il Tempio Crematorio di Modena.
Qui il ricordo del sindaco dell’ex sindaco Cavriago Paolo Burani: “Con la scomparsa di Livio Piccinini si chiude un’epoca.
Livio era l’ultimo partigiano cavriaghese, l’ultimo testimone diretto della pagina più gloriosa della nostra storia contemporanea.
Mi ha onorato della sua amicizia e del suo affetto.
Lo avevo cercato e scovato dopo molti anni di silenzio e lontananza dalla sua Cavriago, nel 2011.
Aveva deciso di spendere gli ultimi anni della sua vita per fare memoria di ciò che avvenne negli anni del fascismo e della lotta di Liberazione.
Uomo di grande intelligenza, equilibrio.
Mai una parola di rancore, di odio, di durezza. Come emerge chiaramente dal libro che scrisse insieme al nipote Franco Piccinini, uomo di pace.
Questo era il suo messaggio ogni volta che parlava, che era invitato a commemorazioni, ad incontri: lui che aveva conosciuto la guerra, nei suoi aspetti più crudi e orrendi, non si stancava mai di predicare la pace.
Mi portò nei luoghi della sua Resistenza: Lama Golese, la Gatta, Villa Calvi, la “Pipola”, nelle campagne di Cavriago.
Fui orgoglioso insieme all’Amministrazione comunale di conferirgli la cittadinanza onoraria di Cavriago nel 2016, “ in segno di riconoscimento e gratitudine per la coerente e coraggiosa testimonianza dei valori della Resistenza, della Democrazia, della Libertà; per il suo impegno di cittadino in favore della pace e della giustizia sociale; per l’instancabile impegno educativo nei confronti dei giovani e per il grande esempio di passione civile”.
Lo vidi l’ultima volta il 25 aprile del 2019. Gli avevo chiesto di venire con me a Roma a ritirare la medaglia di bronzo al valor militare della Resistenza concessa al Comune di Cavriago per ciò che aveva fatto nella lotta di Liberazione.
Fu tentato ma poi prevalse la prudenza e non venne, però il giorno dopo fu in piazza e fu lui a decorare il gonfalone del Comune.
Era felice per questo riconoscimento ufficiale dello Stato. Grazie Livio, per la tua vita ricca di valori, per la tua testimonianza. Parafrasando il finale di “Bella Ciao” : “Vissuto per la libertà”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]