Il Festival Francescano, appuntamento diventato ormai tradizionale a Bologna, non si ferma nemmeno davanti all’emergenza sanitaria Covid-19 e torna anche nel 2020 con un’edizione speciale – metà in presenza e metà online – in programma nel fine settimana dal 25 al 27 settembre: alcune iniziative saranno ospitate nella bella cornice di piazza Maggiore, a Bologna, mentre il resto degli incontri si svolgerà sul web grazie anche un sito completamente rinnovato.
Il tema scelto per questa dodicesima edizione del festival è “L’economia gentile, nessuno si salva da solo”, in collegamento ideale con “Economy of Francesco”, l’incontro di papa Francesco con i giovani imprenditori in calendario a novembre ad Assisi.
“Che nessuno si salva da solo – ha detto l’arcivescovo di Bologna card. Matteo Maria Zuppi – è una convinzione anche di grande buonsenso: se si vince, si vince tutti insieme. L’economia molte volte è tutt’altro che gentile, qualche volta davvero feroce, le logiche dell’economia possono diventare le logiche della speculazione e lì di gentilezza ce n’è davvero poca. Però alla fine ci si rimette tutti e quindi dobbiamo cercare un’economia gentile, cioè che abbia l’uomo al centro”.
Tra gli ospiti, oltre allo stesso cardinale Zuppi, ci saranno Enrico Giovannini, Ermete Realacci, l’economista Stefano Zamagni, il musicista Giovanni Allevi. Nelle piazze virtuali rivivranno i tradizionali appuntamenti del festival come la Biblioteca vivente, il Caffè con il Francescano e le Fast conference (adattate al formato virtuale), le interviste alle buone pratiche e agli esempi di “Economia gentile” e gli incontri con gli autori – tra i quali Nicoletta Dentico, Vandana Shiva e Gaël Giraud. Molte anche le iniziative di spiritualità, che culmineranno con la Santa messa in piazza Maggiore presieduta dal card. Zuppi domenica 27 settembre a mezzogiorno. Qui il programma completo del festival.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]