Nonostante le difficoltà logistiche causate dall’emergenza sanitaria Covid-19, è stata confermata l’edizione 2020 del Saie, l’importante appuntamento per il settore delle costruzioni in programma dal 14 al 17 ottobre a BolognaFiere con il payoff “Riparti Italia”: aziende, professionisti e associazioni si ritroveranno per sostenere il riavvio della filiera in totale sicurezza, tra innovazione e nuove occasioni per il mercato.
La decisione è stata condivisa con 37 soggetti di categoria (tra enti e associazioni) che parteciperanno attivamente all’evento con convegni, collettive di espositori e approfondimenti formativi per i visitatori. Il mercato dell’edilizia, con 130 miliardi di euro di investimenti nel 2019, rimane un pilastro fondamentale per l’economia italiana: a trainare la domanda è il mercato residenziale, con la casa sempre al centro dell’interesse dei cittadini, senza però dimenticare l’essenziale comparto delle infrastrutture.
Al centro del Saie 2020 ci sarà dunque il ripensare alle nuove esigenze dell’abitare (risparmio energetico, comfort, sicurezza, accessibilità), sempre più cruciale per il rilancio dell’intero sistema e per l’economia nazionale.
L’edizione di quest’anno, oltre all’area espositiva e a un ricco programma convegnistico organizzato dalle associazioni coinvolte, sarà caratterizzata da tante iniziative speciali dedicate alle tematiche più interessanti per la ripresa del settore, con aree dimostrative e presentazione di casi reali per raccontare progetti di successo, soluzioni applicative e case history di eccellenza. Il tutto accompagnato da accorgimenti logistici e di allestimento, un’accurata sanificazione degli ambienti, regole e dispositivi di protezione individuale obbligatori in ogni spazio pubblico, per tutelare la salute di tutti gli interlocutori coinvolti.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]