Dopo il duro affondo di Confcooperative Reggio, anche la Lega reggiana si è scagliata contro quella parte del cosiddetto “Decreto Agosto” che impone alle Camere di commercio di procedere – pena il commissariamento – con gli accorpamenti previsti dalla riforma voluta nel 2016 dall’allora governo Renzi.
Per Reggio, Parma e Piacenza, in caso di inottemperanza alla prevista integrazione tra i rispettivi enti camerali, si prospetta la decadenza entro 30 giorni degli attuali organi e la nomina – sentita la Regione Emilia-Romagna – di un commissario.
Per il capogruppo comunale del Carroccio in Sala del Tricolore Matteo Melato “il diktat arrivato per decreto dal governo è l’ennesima dimostrazione che ci troviamo davanti a un esecutivo senza cultura imprenditoriale e che vuole affossare del tutto le nostre realtà locali. Già fortemente provate dalla crisi dovuta al Covid-19 e a un futuro fatto di incertezze, il nostro tessuto economico ora se la dovrà vedere anche con questa folle norma introdotta senza alcun preavviso in un decreto agostano”.
“Le aziende si aspettavano aiuti e investimenti per rilanciare l’economia – ha attaccato Melato – e invece si trovano a dover subire lo stop al lavoro prezioso fatto dalla Camera di commercio sul territorio. L’ente ora si dovrà occupare di gestire questa transizione anziché aiutare le imprese, come già ha fatto in questi giorni. Siamo di fronte a un’azione governativa anti-imprenditoriale e anti-impresa fatta solo di sussidi e bonus che avrà l’effetto unicamente di drogare la nostra economia senza creare alcuna solida base di ripresa, fatta di investimenti e certezze nel futuro”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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