Lunedì 20 luglio a Castelnovo ne’ Monti, nell’ambito dei “Lunedì letterari in centro storico” organizzati nella suggestiva piazza delle Armi (allestita con un piccolo palco illuminato e – nonostante le norme di distanziamento imposte dall’emergenza Covid-19, davanti a un nutrito gruppo di appassionati e ascoltanti), Manuele Ferrari ha presentato il lavoro dell’editore Consulta librieprogetti e il libro “Parolepipedi e altre forme”.
Con quest’opera, una raccolta di poesie, Simona Sentieri si è aggiudicata la seconda edizione del premio nazionale Luciano Serra tramite il quale, a cadenza biennale, viene pubblicata un’intera raccolta poetica dello stesso autore, scelto da una giuria appositamente riunita e presieduta da Paolo Briganti.
La collana, che si chiama “Allaluna” e che è stata progettata da Elisa Pellacani con una serie di copertine colorate sulle quali spicca una diversa fase lunare in argento, quasi a formare un ciclo lunare completo nell’insieme dei volumi, annovera tra i suoi titoli poeti contemporanei in cui si riconoscono, nella cifra stilistica e nel percorso, caratteristiche di innovazione o di accentuata personalità compositiva.
Tra questi Daniele Beghè, che con i suoi “Quindici quadri di quartiere” è stato il vincitore della prima edizione del premio Serra, ma anche una trilogia con Normanna Albertini, Marialuigia Sisti e Giuseppe Piersigilli. Accanto a loro, distintisi nel premio dedicato al critico e letterato reggiano, compagno di scuola e grande conoscitore di Silvio D’Arzo, alcune perle poetiche tra le quali, oltre a una serie di componimenti in dialetto dello stesso Serra, la prima raccolta completa delle poesie di Silvio D’Arzo, accompagnate da un commento critico di Giorgio Vioni.
Briganti, nella postfazione al volume della Sentieri, aveva già indicato la scelta della giuria (composta da Francesca Avanzini, Daniela Rossi, Corrado Gambini, Savino Rabotti ed Elisa Pellacani) sottolineando i “versi/non versi decisamente anticonformistici e fuori norma, che ti costringono a guardare, anzi proprio “a vedere”, tra le righe e dietro le cose, in una straniata logicissima modalità pre-logica il nostro mondo”, fino a definirlo “il modo più rivoluzionario oggi di fare poesia”, addirittura “geniale”; nella serata castelnovese si è aggiunta la viva voce della stessa autrice a interpretare le poesie, un modo per entrare ancora meglio nel mondo poetico di questa poliedrica ed eclettica artista, già nota per la sua attività pittorica e per le sue installazioni ma sicuramente da conoscere anche per il suo talento costante e appassionato con la parola, che gioca tra registri divertiti e di amara, consapevole lettura di una società che sa lasciare soli con le proprie prospettive e con problemi su cui riflettere.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]