La giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha scelto lunedì 14 settembre come data per il ritorno tra i banchi dei ragazzi e delle ragazze delle scuole elementari, medie e superiori del territorio, in linea con quanto indicato in precedenza dal Ministero dell’istruzione. L’ultima campanella dell’anno scolastico 2020-2021, invece, suonerà sabato 5 giugno 2021.
Le date di inizio e fine dell’attività didattica sono valide anche per il sistema educativo di formazione (IeFP), mentre per quanto riguarda le scuole d’infanzia ci sarà più autonomia: in considerazione della rilevanza e della specificità del servizio educativo offerto, infatti, la Regione ha confermato la possibilità per gli istituti di anticipare la data di apertura e di posticipare il termine delle attività, purché la decisione risponda alle finalità del Pof (Piano dell’offerta formativa) e alle decisioni degli organi collegiali della scuola interessata e sia assunta d’intesa con il Comune di appartenenza.
Per il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alla scuola Paola Salomoni “prosegue quotidianamente il lavoro con i dirigenti scolastici e tutti gli interlocutori coinvolti per assicurare alle famiglie, al personale della scuola e del sistema formativo e a tutti gli studenti e le studentesse dell’Emilia-Romagna una ripartenza in sicurezza e in tranquillità. Fin dall’inizio abbiamo detto che la riapertura delle scuole a settembre, in presenza, era la priorità, perché non esiste vera ripartenza senza studenti in aula”.
Nel frattempo la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, che martedì 21 luglio ha fatto tappa a Bologna presso l’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna per partecipare al tavolo regionale sulla ripresa della scuola, ha promosso il lavoro della regione sul tema.
“Sugli spazi per le lezioni ci siamo, sui trasporti resta ancora qualche piccola criticità, ma la ministra De Micheli sta facendo un buon lavoro. Si darà una risposta anche per quello”, ha detto rispondendo ai giornalisti al termine dell’incontro con il dirigente dell’Usr Stefano Versari per fare il punto della situazione.
“Questo – ha aggiunto la ministra Azzolina – è un territorio virtuoso sulla scuola, lo è sempre stato e lo sta dimostrando anche oggi. Grazie al lavoro dell’Ufficio scolastico regionale e agli enti locali sono stati reperiti molti spazi, tanto che qui non ci sono problemi insormontabili. Si sta facendo un grande lavoro di coesione, di comunità”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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