Reggio, firmato protocollo per zona stazione

Protocollo per la zona stazione di Reggio Emilia

Sono 23 i soggetti (tra associazioni, sindacati, cooperative e istituti scolastici) che lunedì 20 luglio in Sala del Tricolore, con il sindaco di Reggio Luca Vecchi e l’assessore comunale a legalità e coesione sociale Nicola Tria, hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per la promozione del Piano strategico della zona stazione 2020-2023, impegnandosi a realizzare co-progettazione, coinvolgimento attivo di residenti e realtà operanti sul territorio, condivisione del metodo di lavoro e delle scelte.

Le realtà firmatarie sono: l’associazione Acc.qua – Accademia di quartiere, l’associazione nazionale Oltre le frontiere (Anolf), l’associazione nazionale Tutte età per la solidarietà (Anteas), la cooperativa Centro sociale Papa Giovanni XXIII, l’associazione Avvocati di strada, il Centro di solidarietà di Reggio Emilia (Ceis), i sindacati Cgil, Cisl e Uil, la cooperativa di comunità Impossibile, la cooperativa La Quercia, la cooperativa L’Ovile, la parrocchia di San Francesco da Paola, l’Università delle Tre età (Unitre), la Fondazione Mondinsieme, il sindacato inquilini Casa e territorio (Sicet), il sindacato unitario Inquilini e assegnatari (Sunia), l’Unione nazionale inquilini ambiente e territorio (Uniat), la cooperativa sociale Koinè, la scuola dell’infanzia Elisa Lari, la federazione nazionale pensionati Fnp-Cisl, il sindacato nazionale pensionati Spi-Cgil e Uil pensionati (Uilp), il Movimento cristiano lavoratori Reggio Emilia.

Il protocollo è un punto di partenza fondamentale per elaborare un programma di interventi per il periodo 2020-2023 indirizzati a rilanciare il recupero e la cura del quartiere della stazione storica, rafforzando politiche strutturate di medio-lungo periodo finalizzate a incrementare socialità e inclusione attraverso il coinvolgimento dei residenti e delle numerose realtà che operano nel quartiere (eventualmente anche attraverso assemblee pubbliche) in un’ottica di stretta collaborazione con l’amministrazione comunale.

Il protocollo ha lo scopo di elaborare un programma di interventi focalizzati su alcuni specifici ambiti di azione: politiche abitative, sicurezza e coesione sociale, politiche per il sostegno al commercio, mobilità, rafforzamento dei presidi socio-sanitari, rafforzamento della rete di attività di carattere culturale, artistico e creativo, programmazione di eventi pubblici.

Il documento prevede anche la costituzione di una “cabina di regia” (ne fanno parte l’assessore Tria e i delegati di sette associazioni designati dalla riunione plenaria dei soggetti firmatari: Cgil, Cisl, Uil, cooperativa Impossibile, Acc.qua, scuola Elisa Lari, Fondazione Mondinsieme e Ceis) e l’istituzione di quattro tavoli tematici di lavoro composti da rappresentanti dei soggetti aderenti all’accordo e relativi ad aree tematiche che riguardano le potenzialità da sviluppare e le criticità da risolvere nel quartiere: politiche abitative, coesione sociale (sicurezza, welfare, partecipazione e integrazione), politiche culturali ed educative, politiche del commercio e della mobilità.

I tavoli saranno convocati, coordinati e organizzati da un coordinatore individuato (in base alle competenze specifiche richieste) all’interno della cabina di regia: quest’ultimo avrà il compito di facilitare e stimolare il dibattito e la condivisione di idee e proposte tra i partecipanti. Ogni associazione firmataria ha la facoltà di indicare un componente per ciascuno dei tavoli tematici.

 

“Questa giornata rappresenta un momento importante per tutta la città e in particolare per il quartiere della zona della stazione”, ha commentato il sindaco Vecchi: “Si tratta di un’operazione che coinvolge, attraverso il dialogo e la collaborazione, tanti e diversi soggetti autenticamente rappresentativi di diverse parti della città, ciascuno dei quali è portatore di progetti e azioni già in essere nel quartiere”.

Con la firma del protocollo, ha aggiunto Vecchi, l’amministrazione comunale “si impegna a lavorare insieme alle 23 realtà firmatarie e a quelle che vorranno aderire più avanti, per la definizione e la messa a punto di un importante piano strategico che ridisegnerà nei prossimi tre anni quella parte di città lavorando sulla dimensione educativa e sociale, sulla cultura, sulla riqualificazione urbana e sulla qualità dell’abitare. La dimostrazione concreta di una comunità che collabora e lavora insieme per il futuro della zona stazione e, più in generale, per il bene comune di Reggio”.