In una nota il Comune di Reggio Emilia, dopo il dietrofront di lunedì della Regione, sottolinea come: “Si ribadisce che l’ordinanza relativa alla circolazione stradale dei mezzi, che prevede tra l’altro il blocco dei diesel euro 4 nel periodo dal 1 ottobre 2018 al-31 marzo 2019, così come dal Pair (Piano aria integrato regionale) della Regione Emilia Romagna, è tuttora in vigore.
Eventuali modifiche a questa ordinanza che possano recepire la scelta della Regione di ridurre l’efficacia dei divieti sono ancora tutte da valutare. In ogni caso non verrà fatta alcuna modifica alla situazione vigente fino al 17 ottobre, data nella quale è prevista una deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna. Qualsiasi intervento che confermi o riduca limitazioni sarà comunque coordinato con le città limitrofe.
Va quindi ricordato che ad oggi e fino a comunicazione diversa rimane in vigore il divieto di circolazione anche per gli euro 4 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 18.30 in area urbana”.
Confcommercio, revoca Euro 4: il sindaco di Reggio ci ha rassicurati. Ieri, lunedì 8 ottobre, la Regione Emilia Romagna ha comunicato che, nell’ambito delle misure adottate per la lotta allo smog, dopo aver ascoltato i sindaci, viene tolto il blocco generalizzato alla circolazione per i diesel euro 4. Oggi, martedì 9 ottobre, il Comune di Reggio Emilia ha diffuso una nota nella quale precisa che il divieto di circolazione per i diesel euro 4 al momento è ancora in vigore: “Si ribadisce che l’ordinanza relativa alla circolazione stradale dei mezzi, che prevede tra l’altro il blocco dei diesel euro 4 […] è tuttora in vigore”, si legge nella nota del Comune di Reggio Emilia che prosegue così: “Eventuali modifiche a questa ordinanza che possano recepire la scelta della Regione di ridurre l’efficacia dei divieti sono ancora tutte da valutare. In ogni caso non verrà fatta alcuna modifica alla situazione vigente fino al 17 ottobre, data nella quale è prevista una deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna […]. Va quindi ricordato che ad oggi e fino a comunicazione diversa rimane in vigore il divieto di circolazione anche per gli euro 4 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 18.30 in area urbana.”
Una situazione che Confcommercio Reggio Emilia ha voluto chiarire contattando direttamente il sindaco Luca Vecchi dal quale, spiega la presidente Donatella Prampolini Manzini, «abbiamo ricevuto ampie rassicurazioni sulla tempestiva revoca del blocco per i diesel euro 4 anche nel Comune di Reggio Emilia».
Smog, il sindaco di Modena: servono misure efficaci. “Prendiamo atto della decisione della Regione sugli Euro 4 diesel e degli annunci rispetto agli interventi emergenziali. Ora convocheremo il Tavolo per una crescita intelligente e sostenibile per valutare insieme l’impatto sul nostro territorio”. Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli commenta così la decisione di togliere il divieto di circolazione per i veicoli diesel Euro 4 che era entrato in vigore lunedì 1 ottobre con la manovra antinquinamento della Regione.
“Ci auguriamo una rapida formalizzazione degli interventi da parte della Regione – aggiunge il sindaco Muzzarelli – per evitare di aumentare ulteriormente equivoci e incomprensioni con cittadini e imprese che hanno bisogno di ricevere informazioni chiare”.
Per il sindaco “rimane comunque l’esigenza di affrontare la questione dell’inquinamento a tutela della salute dei nostri cittadini con interventi seri, condivisi ed efficaci, da predisporre eventualmente con gradualità e accompagnandoli con incentivi economici significativi per favorire una rottamazione dei veicoli più inquinanti: il problema esiste, non possiamo girarci dall’altra parte”.
Rispetto agli annunci di modifiche sugli interventi nelle situazioni emergenziali, il sindaco ribadisce l’esigenza di avere al più presto indicazioni tecniche concrete e avverte la Regione: “Non scarichiamo sui Comuni eventuali contraddizioni nelle scelte e nelle decisioni operative”.
La Regione: incentivi ai provati per la rottamazione. Subito 5 milioni di euro per la rottamazione delle auto dei privati, dopo il bando con gli ecobonus fino a 10mila euro per i veicoli commerciali, con la richiesta al Governo che ne metta altrettanti e contribuire così concretamente alla lotta allo smog; il rafforzamento delle domeniche ecologiche, definite nelle modalità dai singoli Comuni, e il potenziamento delle misure emergenziali, adottate in caso di sforamento dei limiti di polveri sottili, con il blocco della circolazione dei veicoli, diesel euro 4 compresi, che scatterà prima e per un periodo definito rispetto all’anno passato (nelle prossime ore il provvedimento verrà messo a punto nei dettagli tecnici).
Un quadro nel quale viene tolto il divieto generalizzato alla circolazione per gli stessi diesel euro 4. Sono le decisioni prese nella riunione con i 30 Comuni che aderiscono al Piano aria integrato regionale 2018-2020 che si è svolta oggi in Regione a una settimana dall’entrata in vigore in Emilia-Romagna delle misure previste nel Pair, insieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e all’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo.
Le misure in vigore dal 1^ ottobre. Restano invariate le altre misure per migliorare la qualità dell’aria con il blocco alla circolazione nei Comuni che hanno sottoscritto il Pair 2020 degli autoveicoli veicoli diesel fino all’euro 3, benzina fino all’euro 1 e i ciclomotori pre-euro. I divieti si applicano in via ordinaria dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 18,30, e nelle domeniche ecologiche e si estendono alle altre domeniche in caso di superamento per più di 4 giorni dei livelli di pm10 nell’aria.
Sono interessate da queste limitazioni 30 città dell’Emilia-Romagna: 19 tra capoluoghi di provincia o comunque aree urbane con oltre 30 mila abitanti – in ordine alfabetico Bologna, Castelfranco Emilia (Mo), Carpi (Mo), Cento (Fe), Cesena, Faenza (Ra), Ferrara, Forlì, Formigine (Mo), Imola (Bo), Lugo (Ra), Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio nell’Emilia, Riccione (Rn), Rimini, Sassuolo (Mo) – e gli 11 centri dell’agglomerato di Bologna: Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sasso Marconi, Zola Predosa. ha aderito volontariamente all’accordo. Altri comuni anche di altre province l’hanno chiesto.
L’attuazione delle misure del Pair 2020 è affidata all’adozione di apposite ordinanze da parte dei sindaci dei Comuni interessati. Sul sito regionale “Liberiamo l’aria” (www.liberiamolaria.it) saranno tempestivamente pubblicate, comune per comune, tutte le informazioni per i cittadini, con i testi delle ordinanze, i dati in tempo reale, le mappe, le misure emergenziali e le deroghe in vigore. Tra queste ultime, ricordiamo, il via libera alla circolazione per i mezzi alimentati a metano, gpl, elettrici, ibridi e quelli che viaggiano con almeno 3 persone a bordo, se omologati per 4 o più posti, e con almeno 2 persone, se omologati per 2 o 3 posti a sedere (car pooling).
Confermate inoltre le restrizioni già in vigore nel 2017 per i camini più vecchi, e cioè quelli aperti tradizionali (senza sportello a chiusura della sede di fiamma), le stufe o “caldaiette” con efficienza energetica inferiore al 75%, ossia quelle meno efficienti e più inquinanti, di classe “1 stella”.
Il divieto si applica però solo per l’uso riscaldamento e solo nelle abitazioni dotate di sistemi alternativi per riscaldare gli ambienti, e, nel caso, solo nelle aree situate sotto i 300 metri di altitudine. Sono esclusi i Comuni montani per il loro intero territorio.
Dunque, se in casa non ci sono altri tipi di impianti di riscaldamento i caminetti possono sempre essere accesi e utilizzati. Lo stesso vale per cucinare cibi o per fini commerciali: nessun rischio di spegnimento per pizzerie, ristoranti, barbeque, ecc.
Non sono previsti divieti nemmeno per gli impianti a biomassa (legna o pellet) di classe 2 stelle o superiore (la classe di appartenenza è indicata nella documentazione fornita dal costruttore e consegnata all’acquisto), che comprendono la stragrande maggioranza di quelli recenti o di nuova installazione come quelli acquistati con il contributo del Conto termico nazionale, che incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.
La marcia indietro sugli Euro 4. Dopo una riunione durata oltre sei ore e alla quale hanno partecipato i rappresentanti di 30 Comuni del territorio, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di fare un passo indietro rispetto alla precedente decisione di bloccare la circolazione dei veicoli diesel Euro 4.
Il provvedimento antismog, che aveva imposto un freno alla circolazione di tali categorie di veicoli nelle ore diurne, era in vigore da una settimana per cercare di impedire la consueta impennata dei valori delle polveri sottili nell’aria registrate ogni anno in occasione dei mesi autunnali e invernali.
“Abbiamo tolto l’imposizione sui diesel Euro 4, stringeremo però le misure emergenziali”, ha spiegato il presidente della Regione Stefano Bonaccini: “Ad esempio: da quattro giorni di sforamento si passerà a tre, dopo i quali scatterà il blocco. Investiremo per aumentare le domeniche ecologiche e metteremo 5 milioni di euro (risorse della Regione) per la rottamazione dei veicoli privati non commerciali. Abbiamo fatto una lunghissima riflessione con i Comuni, le misure per il bacino padano che abbiano validità devono essere prese tutte insieme”.
Quando si percepisce uno stipendio con impegno relativamente modesto, si tende a discutere del nulla.