“La ristorazione e’ al collasso e trascinera’ negativamente dietro di se’ anche la produzione agroalimentare e l’indotto, se non si decidera’ di adottare con urgenza una strategia efficace per la riapertura. Le perdite ammontano gia’ a 28 miliardi. Il segmento dei consumi fuori casa, cioe’ quelli di ristoranti, bar, tavole calde, pub, pizzerie, e i punti ristoro di alberghi, strutture ricettive e turistiche, infatti, rappresenta il 34% del totale di tutti i consumi alimentari. Sono pesantissime gia’ le ripercussioni sul settore del vino con mancate vendite per l’80% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il Governo ha avuto tutto il tempo per prepararsi ma ha fallito. Salviamo la ristorazione italiana!”.
Lo afferma la deputata emiliana Benedetta Fiorini, segretario della Commissione Attivita’ produttive della Camera e responsabile dipartimento eccellenze italiane di Forza Italia.
“Il Governo e’ doppiamente colpevole – continua Fiorini – perche’ non solo non ha aiutato economicamente la ristorazione italiana, dal momento che non sono arrivate ne’ risorse a fondo perduto ne’ quelle per il pagamento della cassa integrazione ai dipendenti che molti ristoratori hanno dovuto anticipare di tasca propria, ma l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte e le sue numerose task force non hanno ancora neppure predisposto le regole affinche’ ristoranti, pizzerie, trattorie, pub e punti ristoro possano riaprire dopo il lockdown. Questo immobilismo portera’ al fallimento di molte imprese e al licenziamento di migliaia di lavoratori indebolendo uno dei settori piu’ importanti e rappresentativi del made in Italy e della nostra stessa identita’. Adesso – conclude Fiorini – il Governo ascolti le nostre proposte”.
È una analisi corretta con un grande limite, soprattutto se da parte di una parlamentare: non indica nulla e come fare per risolvere la situazione.
Quindi puro esercizio di retorica.