Reggionarra 2020, purtroppo, non ci sarà nei giorni annunciati (15-17 maggio) e nei modi che la città ha imparato ad amare.
Impossibile riempire le piazze e i cortili, né di voci, né di storie, né di sorrisi. Non ancora.
La speranza è quella, quando e se le condizioni lo permetteranno, di riuscire a realizzare nei prossimi mesi qualcosa che assomigli a Reggionarra.
Nell’attesa, Reggionarra prosegue online sul profilo Facebook dedicato e sul sito www.reggionarra.it, grazie agli artisti e ai genitori narratori, che venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 maggio prossimi regaleranno quel Reggionarra che non c’è, attraverso pillole di narrazioni, filastrocche e racconti.
Piccoli segni, in attesa di incontri veri tra persone, quando si potrà.
“In questa primavera anomala, non possiamo riempire la città di bambini, perché Reggionarra quest’anno non si potrà svolgere: in questa situazione di emergenza sanitaria, sarebbe pericoloso – dice l’assessore alla Cultura Annalisa Rabitti – Tuttavia vogliamo dare un segno, sia pure con proposte e modalità non paragonabili a quelle della realtà, vorremmo portare comunque un po’ di creatività, cultura, per essere vicini anche se lontani. Quindi, sia pure con uno schema di gioco molto diverso, un poco di Reggionarra c’è e vuole raccontare la sua presenza con delle piccole tracce. Il prossimo anno Reggionarra tornerà ad essere un pezzo importante della nostra città, perché pensiamo che la narrazione sia importantissima per i bambini, per viaggiare con la fantasia e con il cuore”.
Ultimi commenti
buffon sei il numero uno del pianeta terra
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!