Il DPCM del 26 aprile scorso stabilisce che a partire da lunedì 4 maggio 2020 “sono consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino ad un massimo di 15 persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.
Dando attuazione alle nuove disposizioni governative e alle indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana, la Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla ha dunque messo a punto le modalità con le quali, a far tempo sempre dal 4 maggio, sarà possibile celebrare i funerali (con o senza Messa).
Tali modalità, valide esclusivamente per la celebrazione dei funerali, sono spiegate in una lettera che il Vicario generale monsignor Alberto Nicelli ha indirizzato a parroci, presbiteri e collaboratori pastorali; sono state inoltre presentate nelle scorse ore in videoconferenza con i cinque Vicariati e i rispettivi vicari foranei, raccogliendone pareri e domande: nel dialogo tutti i sacerdoti hanno mostrato un forte senso di responsabilità e la volontà di accompagnare le esequie nel rispetto di tutte le norme. Le stesse istruzioni sono state anche trasmesse per opportuna conoscenza ai sindaci dei comuni del territorio diocesano e alle agenzie funebri (invitate a mettere in contatto i familiari del defunto con il parroco per stabilire volta per volta le modalità celebrative).
Di seguito, una sintesi delle norme in vigore da lunedì.
Il funerale può essere celebrato solo in un edificio di culto o in un luogo all’aperto. Per ogni funerale il celebrante individuerà una persona maggiorenne, denominata Addetto alla sicurezza, che dovrà misurare la temperatura corporea di ogni partecipante attraverso un termometro digitale, un termometro a infrarossi o un termo-scanner e vigilare sul rispetto del numero dei partecipanti (al massimo 15 congiunti) e del mantenimento dei posti assegnati e delle distanze interpersonali fino al termine del rito. L’accesso al funerale sarà impedito a quanti evidenziassero una temperatura corporea superiore ai 37,5° C.
I fedeli, che verranno informati delle disposizioni di sicurezza attraverso appositi cartelli, dovranno presentarsi muniti di mascherina protettiva almeno 15 minuti prima dell’inizio del funerale per sottoporsi ai controlli, igienizzarsi le mani prima di accedere al luogo delle esequie, occupare il posto assegnato, applicare la mascherina per tutto lo svolgimento della celebrazione e mantenere una distanza di almeno 1 metro dalle altre persone, senza allontanarsi dal proprio posto.
Sono vietati cortei di accompagnamento al trasporto del feretro. Sono altresì sospesi lo scambio della pace, la presenza di acquasanta nelle acquasantiere o in altro luogo, l’aspersione del popolo, le processioni di ingresso, d’offertorio e di uscita.
Nel caso che il celebrante e familiari del defunto concordino di celebrare la Messa esequiale, il sacerdote distribuirà l’Eucaristia ai presenti dopo essersi igienizzato le mani e avere indossato la mascherina, recandosi da solo presso ciascun fedele, il quale dovrà rimanere fermo nella propria postazione, mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza; l’ostia consacrata verrà posata dal sacerdote esclusivamente sulle mani dei fedeli, senza venire a contatto fisico con esse.
Il testo integrale della lettera del Vicario generale della Diocesi si può leggere a questo link
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]