La giunta regionale dell’Emilia-Romagna, attraverso lo stanziamento di 65 milioni di euro, ha deciso di erogare in media 1.000 euro una tantum a ognuno dei circa 60mila tra medici (compresi quelli di medicina generale), infermieri e operatori socio-sanitari del servizio sanitario regionale pubblico come riconoscimento economico per il lavoro straordinario di queste settimane svolto in prima linea per fronteggiare l’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus.
Questa sorta di bonus sarà erogato in una soluzione unica. Una misura che la Regione ha condiviso con le confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil del comparto sanitario e i sindacati della dirigenza medico/sanitaria, così come è già stata avviata un’interlocuzione con i rappresentanti dei medici di medicina generale.
Utilizzando gli istituti giuridici della contrattazione già esistenti, la misura sarà attuata nelle singole aziende sanitarie con la definizione precisa degli importi sulla base delle funzioni e dell’impegno sostenuto da professionisti e operatori.
Per il presidente della Regione Stefano Bonaccini “in queste settimane la nostra sanità ha retto un urto mai visto prima e questo lo dobbiamo soprattutto a chi ogni giorno assiste pazienti spesso in condizioni gravissime, facendo i conti col dolore e la sofferenza. Sia chiaro, il loro lavoro non ha prezzo, a partire dal fatto che loro stessi sono donne e uomini che si trovano a dover coniugare affetti e vita privata con ritmi e situazioni durissime. A tutti loro saremo grati per sempre, ma al grazie abbiamo voluto aggiungere un primo riconoscimento economico, quale gesto che l’intera comunità regionale rivolge loro, tuttora impegnati in una difficile battaglia”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]