È una 34enne residente nella Bassa reggiana la prima persona denunciata dai carabinieri nella provincia d Reggio Emilia per epidemia colposa e inosservanza del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone in quarantena. Il reato è stato accertato dai carabinieri della stazione di Brescello, impegnati nei controlli lungo le strade per assicurare il rispetto delle restrizioni degli spostamenti imposti per l’emergenza sanitaria Covid 19, e la donna è stata segnalata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia. L’origine dei fatti l’altro pomeriggio, intorno alle 16.00, quando la donna è stata fermata per un controllo nel centro di Brescello dai carabinieri della stazione. Stava camminando a piedi da sola per le strade pressoché deserte del piccolo centro abitato del reggiano. Ai carabinieri, che hanno poi accertato che avrebbe dovuto trovarsi in quarantena domiciliare perché ha avuto contatto diretto con positivi al Covid19, ha raccontato che stava andando in tabaccheria per comprare le sigarette. La donna ricondotta nel proprio domicilio è stata quindi denunciata.
Alla donna è stato fatto tampone o prelievo che ha dato risultato positivo?
Ragionando con lo stesso metro tutti gli operatori sanitari dovrebbero essere in quarantena, per quel che si sa fino ad ora non veniva eseguito alcun test su individui asintomatici di qualsiasi ordine e ruolo.
Alla fine della quarantena viene fatto tampone o prelievo anche in assenza di sintomi?
Nel caso non venga fatto, a cosa serve la quarantena?
Come fai a contestarle l’epidemia colposa se non gli fai un test che ne verifichi la positività?
Ho sempre studiato poco, sarà per quello che fatico a comprendere la logica che accompagna l’evolversi di situazioni e comportamenti.