Reggio. Il direttore: come funziona la mensa Caritas

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Nota di chiarimento del direttore della Caritas di Reggio Emilia Isacco Rinaldi che si è resa necessaria dopo il proliferare di informazioni non corrette e non ufficiali. “In questo momento stanno circolando messaggi Caritas in modo non ufficiale che non aiutano a comprendere bene la richiesta che stiamo facendo in modo particolare ai giovani. Per evitare il diffondersi di notizie non precise inviamo questa nota chiarificatrice.
La Mensa Caritas, al momento, è l’unica aperta ed è sostenuta dalle altre due (del Vescovo e dei Cappuccini) per quello che riguarda il personale e l’approvvigionamento degli alimenti. Consegniamo ogni giorno almeno 350 pasti (tra pranzi e cene).
Ogni giorno per far funzionare la mensa sono necessarie almeno 15 persone. Tre vengono messe a disposizione dalla Protezione Civile e si occupano della preparazione dei pasti in cucina e a loro va il nostro più sentito ringraziamento. I restanti 12 sono a rotazione. Chi offre la disponibilità per questo servizio deve impegnarsi per tre o quattro mattine la settimana. Questo ci permette di fare due turnazioni con gruppi stabili per ridurre al massimo la possibilità di contagio tra i volontari stessi e nei confronti degli utenti.
Tutti i dipendenti legati alla Curia che hanno la possibilità stanno prestando il loro servizio.

Le condizioni per potere prestare questo servizio sono le seguenti:
età inferiore ai 65, privilegiando le età più basse;
nessuna patologia cronica o pregressa o immunodepressione;
buon stato di salute e garanzia di disponibilità per almeno tre giorni di servizio fissi a settimana, secondo un calendario già prestabilito dalle ore 8.00 di mattina fino almeno alle 12.30;
impegno a non entrare in contatto con altre persone al di fuori dei famigliari per evitare di diffondere il virus;
partecipazione ad una formazione on line per imparare le norme sanitarie da usare in mensa;
comunicazione immediata e sospensione del servizio qualora si entri a contatto con una persona positiva o insorga qualsiasi tipo di sintomo (febbre, tosse, raffreddore, mal di gola o altro); spirito di servizio con disponibilità a fare ciò che viene chiesto dai responsabili, rispettando tutte le norme di sicurezza della struttura.
Le disponibilità per questo tipo di volontariato dovranno essere comunicate tramite mail a segreteria@caritasreggiana.it lasciando il proprio recapito telefonico. La Caritas diocesana richiamerà le persone per verificare l’esatta disponibilità.
Inoltre, da molte parrocchie ci vengono richieste disponibilità di giovani per la consegna a domicilio di aiuti ai più bisognosi, mentre i Servizi Sociali coordinano nei Comuni la distribuzione e la consegna a domicilio di spesa e medicinali a malati o a situazioni di fragilità. Per il Comune di Reggio Emilia è necessario fare riferimento a Dar Voce. Chiediamo pertanto, in modo particolare a chi vive lontano da Reggio o a chi non può offrire tutta la disponibilità oraria richiesta dalla mensa, di offrire questa disponibilità alle Caritas parrocchiali o ai parroci o di segnalarla alla Caritas diocesana che organizzerà i collegamenti.

Queste misure, i criteri descritti sopra per i volontari e l’organizzazione citata si rendono necessari dopo l’ulteriore restringimento della possibilità di mobilità delle persone e per la scrupolosa osservanza delle misure anti-contagio che ci sono imposte”.