Papa Francesco è in Lettonia, secondo Paese visitato nel suo viaggio di 4 giorni nelle Repubbliche Baltiche, che si conclude in Estonia.
Dopo la cerimonia di accoglienza ufficiale nel Cortile del Palazzo presidenziale di Riga, con gli onori militari e il suono degli inni nazionali, Papa Francesco ha avuto un colloquio nella residenza del capo dello Stato con il presidente della Repubblica Raimonds Vejonis.
Molteplici gli aspetti teologici che il Pontefice ha affrontato e i richiami alle radici di una corretta vita che il cristiano dovrebbe vivere, per non trasformare la fede in una vuota apparenza. Durante la visita nella Rigas Doms, il Papa ha fatto notare come “in questa Cattedrale si trova uno degli organi più antichi d’Europa” che “ha accompagnato la vita, la creatività, l’immaginazione e la pietà di tutti coloro che si lasciavano avvolgere dalla sua melodia”. “Per il residente di questo luogo rappresenta più di un organo monumentale, è parte della sua vita, della sua tradizione, della sua identità” ha proseguito Bergoglio, mettendo in guardia dal “fare di ciò che ci identifica un oggetto del passato, un’attrazione turistica e da museo che ricorda le gesta di un tempo, di alto valore storico ma che ha cessato di far vibrare il cuore di quanti lo ascoltano. Con la fede ci può succedere esattamente la stessa cosa. Possiamo smettere di sentirci cristiani residenti per diventare dei turisti”. Secondo il Pontefice, il rischio è che “tutta la tradizione cristiana” possa subire “la stessa sorte” ovvero “finire ridotta a un oggetto del passato che, chiuso tra le pareti delle nostre chiese, cessa di intonare una melodia capace di smuovere e ispirare la vita e il cuore di quelli che la ascoltano.
Ultimi commenti
"CEMENTO" MORI...come dicevano i latini....
Sarebbe interessante sapere quanti diritti edificatori ancora non soddisfatti ci portiamo dalle passate giunte.
Come precisato dall'assessore Pasini la responsabilità è della precedente Giunta (di "centrodestra"?)