Le azioni strategiche e le buone prassi di Reggio Emilia per il contrasto al cambiamento climatico sono state presentate a Debrecen (Ungheria), nell’ambito dell’incontro di lancio del progetto europeo ‘Prospera, promuovere l’attrattività e lo sviluppo sostenibile delle aree periurbane’, di cui Reggio Emilia è capofila.
Obiettivo del progetto – a cui partecipano anche Ghent (Belgio), Varberg (Svezia) e Aristotelis (Grecia) oltre alle stesse Debrecen e Reggio Emilia – è aiutare le comunità ad affrontare il cambiamento climatico con azioni di responsabilità e progetti condivisi a livello europeo, in grado di valorizzare le aree periurbane come luoghi e spazi di innovazione socio-culturale, ambientale ed economica. All’evento di lancio del progetto erano presenti, per Reggio Emilia, l’assessora alle Politiche per la sostenibilità, l’Ambiente, l’Agricoltura e Mobilità Carlotta Bonvicini e una delegazione composta da tecnici del Comune, Crpa e Fondazione E35 per la progettazione internazionale.
Oltre all’evento di lancio, è stato promosso anche un seminario pubblico di confronto tra le cinque città coinvolte, per lo scambio delle buone pratiche messe in atto nei diversi territori. Dall’incontro è emerso come tutte le cinque città – pur provenendo da contesti e territori diversi in termini geografici, politici e territoriali – si trovino oggi a dover affrontare problemi concreti legati alla richiesta di cibo più sostenibile, ad un diverso utilizzo del suolo, a una valorizzazione del paesaggio e delle aree verdi come soluzioni concrete per il cambiamento climatico, ma anche spazi di inclusione sociale ed economica, alla necessità di riconnettere i tessuti urbani più recenti ai centri storici, alle aree rurali e periurbane. L’assessora Bonvicini, in particolare, ha parlato dell’importanza di politiche sulle aree periurbane per città di medie dimensioni come Reggio Emilia, presentando le diverse esperienze già promosse dalla nostra città quali la Variante in riduzione, il nuovo Piano di forestazione insieme alle diverse iniziative collegate alla creazione di greenways, connessioni ambientali, sociali e di mobilità sul territorio.
“Il lancio a livello europeo del Progetto Prospera – ha detto l’assessora Bonvicini – rappresenta un’importante occasione di confronto e scambio tra diverse città sul tema dello sviluppo sostenibile delle aree periurbane. Ripensare insieme a un’idea di sviluppo che sappia mettere al centro la sostenibilità ambientale, la valorizzazione delle risorse esistenti, la creazione di nuove opportunità a partire dal valore naturalistico del territorio sono solo alcune delle sfide alle quali le città europee sono chiamate a rispondere in maniera sempre più stringente. Grazie a questo progetto, sarà possibile valorizzare le esperienze innovative già presenti sul nostro territorio e dar vita ad un percorso di confronto continuo che possa rimettere al centro il ruolo delle aree periurbane e lo sviluppo sostenibile come elementi di attrattività dei territori”.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti anche Anna Verhoeve di Ilvo – Istituto di ricerca per l’agricoltura, la pesca e il cibo del Belgio, che ha messo a confronto sfide e opportunità delle città partner del progetto in termini di processi di urbanizzazione, consumo di suolo, sostenibilità economica e sociale; Andrea Porceluzzi di Crpa, che ha presentato gli elementi di rilevanza del progetto Prospera, quali la necessità un approccio integrato per lo sviluppo di queste aree insieme all’importanza di riconsiderare le attività e le dimensioni del rurale; Peter Csorba, presidente della Società di Geografia ungherese e professore al Dipartimento per il Paesaggio e la protezione ambientale dell’Università di Debrecen, che ha presentato i diversi fattori ambientali, geografici e agricoli che devono essere considerati e come il concetto di perirubano possa essere diverso nei tanti contesti europei; Sabrina Rosati di Fondazione E35 che ha presentato le politiche promosse dall’Unione europea in termini di sostenibilità, infrastrutture e soluzioni basate sulle risorse naturali, con particolare focus sul nuovo Green Deal e sulle politiche per gli ecosistemi urbani.
L’incontro di Debrecen è stato anche l’occasione per i partner del progetto di identificare sfide comuni e definire pratiche ed esperienze di interesse per organizzare le visite-studio che si realizzeranno nelle diverse città nei prossimi mesi. Focus di particolare interesse saranno nuovi approcci e culture per la produzione e il consumo di cibo, esperienze di rigenerazione urbana e diverso utilizzo e affidamento del suolo pubblico, connessioni e infrastrutture verdi capaci di offrire alle persone nuove modalità per spostarsi o visitare e vivere aree rurali, iniziative pubbliche e private per migliorare le azioni locali a favore della sostenibilità.
Prospera è un progetto europeo finanziato dal Programma Interreg Europe nell’ambito della politica di coesione e degli strumenti di cooperazione territoriale. Il Comune di Reggio Emilia è capofila del progetto finanziato dal programma Interreg, insieme a Crpa, Città di Gent (Belgio), EDC Debrecen Urban and Economic Development Center (Ungheria), Comune di Aristoteli Chalkidikis (Grecia), Istituto di ricerca per l’agricoltura, la pesca e il cibo (Belgio), Comune di Varberg (Svezia), con il supporto della Fondazione E35 per la progettazione internazionale.
Il progetto avrà una durata di quattro anni e prevede un finanziamento complessivo pari a 1.322.643,00, con una ricaduta sul territorio di oltre 490 mila euro; rientra inoltre nella linea del programma legate all’Ambiente ed efficienza delle risorse con l’obiettivo di migliorare le politiche del patrimonio naturale e culturale.
‘Prospera’ si propone di migliorare le politiche locali in materia di protezione e promozione del patrimonio naturale nelle aree periurbane minacciate dall’espansione urbana, con l’obiettivo ultimo di prevenire la perdita di biodiversità, il consumo di suolo e l’ulteriore degrado delle risorse naturali. Per raggiungere questi obiettivi, si intendono valorizzare pratiche ed esperienze che facciano leva sulla governance, su filiere ecologiche del valore e su partnership sostenibili tra il pubblico e il privato.
Tra le attività previste, il progetto supporterà in particolare: la creazione di un gruppo di lavoro locale per la governance delle attività (local stakeholder group) con soggetti terzi del territorio; lo scambio di esperienze internazionali e visite studio a Reggio Emilia e nei 5 Paesi partner; la definizione di un piano di azione locale sulle aree periurbane con cui influenzare le politiche regionali in materia di protezione e promozione del patrimonio naturale nelle aree periurbane.
Obiettivo finale del progetto è contribuire alla programmazione della Regione Emilia-Romagna, favorendo la costruzione di politiche e misure integrate focalizzate sulle aree perirubane e sulle opportunità economiche che da queste possono nascere.
Parliamo anche dell’inquinamento dei vecchi treni diesel che stanno in accensione nella zona nord di Reggio Emilia … Siamo da anni ai tavoli regionali, comunali… ma nessuna risposta concreta.. la chiamano svolta verde ?