L’intervista a Marco Masini: vado a Sanremo per imparare dai giovani

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“Ogni canzone è figlia del suo tempo e delle canzoni degli altri non me ne occupo”.
Elegante di fronte alle provocazioni rilanciate dai giornalisti, sul palco del 70° Festival di Sanremo con il brano “Il Confronto” (Sony Legacy) – scritto con Federica Camba e Daniele Coro – Marco Masini presenta il nuovo album in uscita, con cui festeggia nel 2020 i 30 anni di carriera.

“MASINI +1, 30TH ANNIVERSARY”, in uscita il 7 febbraio, sarà un album di ricordi rivitalizzati dal contributo di altri grandi artisti e amici. 4 inediti e 15 grandi successi reinterpretati con altrettanti colleghi artisti del panorama musicale italiano che hanno deciso di festeggiare con Marco la sua fantastica carriera, prestando le loro voci e duettando con lui: Eros Ramazzotti, Giuliano Sangiorgi, Ermal Meta, Umberto Tozzi, Ambra Angiolini, Luca Carboni, Francesco Renga, Modà, Nek, Gigi D’Alessio, Jovanotti, Annalisa, Bianca Atzei, Giusy Ferreri, Fabrizio Moro, Rita Bellanza.

<<Sono felice che si siano tutti fidati di me per quanto riguarda l’aspetto tecnico e musicale. Hanno riposto tanta stima nei miei confronti e questo mi riempie d’orgoglio. Il dovere di chiunque fa musica, quando sceglie di fare un duetto, è quello di mettere in risalto l’ospite, prima di tutto perché lo si è scelti e poi perché ti sta facendo un regalo ed è quindi giusto che venga valorizzato. E ognuno di loro mi ha fatto davvero un regalo in maniera diversa, come fosse un compleanno. Ho avuto la collaborazione totale di tutti gli amici che hanno cantato con me>>.

Non aspettatevi il consueto remastered dei pezzi più famosi, perché qui si parla di vivere con nuova cognizione di causa temi evergreen, estremamente popolari, sposando mondi apparentemente non sempre affini tra loro, prevedendo un riadattamento – per un motivo naturale e radiofonico – non solo dal punto di vista dell’arrangiamento.

Una perla: il feat. con Jovanotti in “L’uomo volante”., in cui l’incursione di Lorenzo <<che una notte ha inviato una stringa dove si è inventato una parte che non esiste nell’originale, che ci ha colpito moltissimo e abbiamo deciso d’includere>>, rappresenta una brillante dichiarazione d’affetto.
Disponibile in formato CD digipack e in special BOX numerato in 1000 pezzi (che includerà il CD Digipack, il Doppio LP, una foto 30*30 autografata, bandana e ciondolo Tau personalizzati, compreso un fac simile di Tour Pass, ovviamente non valido come titolo di ingresso), “MASINI +1, 30TH ANNIVERSARY” farà da apripista al tour, che partirà in primavera toccando i principali teatri italiani ed europei (il 30 aprile sarà all’EuropAuditorium di Bologna, mentre il 18 maggio al Teatro Regio di Parma).

Riconfermata in pieno la band di sempre, lo spettacolo sarà dinamico, pieno di luci, pieno di vita e di emozioni: <<emozioni – come tiene a sottolineare l’artista – che vorrei figlie dell’istinto, figlie di un vero live>>.
Chiusura in grande stile, il 20 settembre 2020, con la voglia di fare un vero spettacolo, studiato sotto un altro profilo e con altri paramenti, il concerto-evento all’Arena di Verona, dove saliranno sul palco insieme a Masini molti degli artisti ospiti nel “collection”: <<salire su quel palco è un sogno incredibile e onestamente tutto questo mi porterà ad avere stimoli pazzeschi. Il giorno delle prove sarà probabilmente il giorno più bello, perché l’attesa del piacere è il piacere stesso>>.

E sul piacere racchiuso nelle “vigilie”, essendo Sanremo alle porte, non possiamo ignorare che seduto al suo fianco oggi, ci sia il Maestro Roberto Rossi, che spegnendo la candelina sulla sua diciottesima presenza, dirigerà l’orchestra del Festival di Sanremo per Marco Masini.
Nella serata speciale di giovedì 6 febbraio, pensata per celebrare i 70 anni del Festival, Masini sarà accompagnato sul palco da  ARISA, che non è nel disco ma con la quale interpreterà “Vacanze Romane”, celebre brano con cui i Matia Bazar parteciparono al Festival nel 1983: <<Avrei voluto avere mia madre a cantare con me “Vacanze Romane”, lei è scomparsa nell’ ‘84 ed è l’ultima canzone che cantava sempre in cucina, mentre preparava da mangiare. Ho scelto Arisa perché per il tipo di arrangiamento che ho scelto di fare, e a me piace giocare con l’arrangiamento, in quella tonalità e in quel modo di esprimere quella canzone lei è perfetta. La considero – aldilà che canti egregiamente, una persona vera. Non le ho mai visto indossare una maschera: è una persona che fa della sua fragilità la sua forza. Quando ho saputo che ci sarebbe stata, ho pensato ad un arrangiamento che la valorizzasse davvero e questo è molto coraggioso. L’abbiamo cantata e ci siamo divertiti molto.

Sanremo non è mai uguale, cambia come cambiamo tutti noi, ed io quest’anno vi sorprenderò: vado a Sanremo per imparare dai giovani. La musica ha subito un cambiamento incredibile negli anni e aldilà che sia sempre andato per gareggiare – non per vincere, ma per mettermi alla prova, perché è davvero stimolante – se negli anni ’90 arrivo a Sanremo per ascoltare e imparare dai “grandi”, oggi che sono grandicello io, vado per imparare dai giovani>>.

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