Sfregiato con una svastica il parco Vecchi di Villa Masone. Il sindaco: denunciamo

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La denuncia era partita dall’Anpi che ha scritto in un comunicato: “L’altro è stata scoperta una svastica disegnata sul cartello di accesso al parco di Masone intitolato ai fratelli Vecchi.
Il parco che abbraccia l’area sportiva della frazione cittadina fu realizzato ed intitolato ai 4 fratelli vecchi nel 2009 per ricordare il contributo che diedero per riconquistare la libertà, per dire basta alle guerre e per realizzare i sogni di democrazia, uguaglianza e progresso.
Si tratta di una scritta ignobile tracciata, non a caso, nel giorno della memoria.

Come ha ricordato il presidente Mattarella nei giorni scorsi riferendosi a episodi analoghi, dobbiamo non dimenticare il passato perché può ripetersi. Non va dimenticato ciò che è successo nel ventennio fascista perché il virus della discriminazione, dell’odio, della sopraffazione e del razzismo non è confinato nella sola dimensione storica ma riguarda l’attualità e i comportamenti degli uomini di oggi.

Infatti assistiamo quotidianamente all’uso di un linguaggio violento, ad atteggiamenti provocatori e di sfida ed a comportamenti inaccettabili, come è avvenuto nella recente campagna elettorale delle regionali. Anche recentemente abbiamo assistito ad operazioni di vero e proprio revisionismo circa le responsabilità del fascismo dimenticando che in Italia, sotto il regime fascista, le persecuzioni dei cittadini ed in particolare gli ebrei fu feroce e spietata e la violenza era pratica quotidiana.
Le guerre volute dal fascismo, per il folle disegno di voler dar vita all’Impero e le scelte compiute per poter siedere al tavolo delle grandi potenze, portarono all’Italia miseria, lutti e sofferenze.

L’indifferenza per ciò che accadde e il tentativo di parificare il giudizio sui comportamenti di chi agiva per la libertà e chi operava al soldo dei nazisti e dei loro disegni è l’anticamera della barbarie.
Per queste ragioni condanniamo drasticamente il significato di quella svastica.
La conoscenza della storia, che la scuola dovrebbe insegnare alle nuove generazioni, permetterebbe di comprendere la gravità e la inaccettabilità di quel gesto.
Esprimiamo anche la nostra vicinanza a tutta la famiglia Vecchi per la grave offesa subita”.

Il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi ha poi postato su Facebook: “Ci sono fatti che prima ancora della dimensione privata riguardano la dimensione pubblica, perché non colpiscono solo la storia della mia famiglia, ma quella di tutta la città. Fatti che non possono essere derubricati o sottovaluti perché di estrema gravità.
Cancelleremo questo sfregio e denunceremo l’accaduto. Reggio Emilia è e sarà sempre antifascista”.