Il Consiglio comunale ha ricordato oggi pomeriggio, in apertura dei lavori, il giornalista e scrittore Mario Vighi – per vent’anni capo ufficio stampa, comunicazione ed editoria della Fondazione i Teatri di Reggio Emilia – improvvisamente scomparso nei giorni scorsi.
“Mario Vighi – ha detto la presidente del Consiglio comunale Emanuela Caselli – è stato una voce vitale e appassionata di questa città per lungo tempo, si è speso in prima persona con saggi, articoli e opere per molte battaglie, fra le quali il ‘Giorno della Memoria’ e il ricordo dell’orrore della Shoah, affinché quel terribile genocidio non avesse mai più a ripetersi.
“La sua voce – ha proseguito la presidente – è senz’altro una delle più conosciute: è suo infatti l’invito audio alla platea prima di ogni spettacolo che termina con una frase che è ormai conosciutissima – ‘siate felici’ – e che invita gli spettatori a spegnere i telefoni cellulari e a godersi la magia dei concerti, dei balletti, dell’opera lirica e della prosa.
“Vighi è stato un punto di riferimento per tantissimi, dentro e fuori il teatro, a cui ha letteralmente dedicato tutta la sua esistenza anche negli ultimi anni, quando una grave malattia l’aveva colpito. Vogliamo pertanto esprimere un profondo cordoglio per la sua scomparsa”.
Sono poi intervenuti il capogruppo Pd Andrea Capelli ed il capogruppo di Foza Italia, Claudio Bassi.
Di Mario Vighi sono stati ricordati fra l’altro lo spessore culturale, l’impegno intellettuale e ideale, l’intelligenza appassionata e la competenza, con cui ha innervato il suo lavoro e i progetti a cui si è dedicato.
Al ricordo di Mario Vighi in Sala del Tricolore erano presenti il direttore dei Teatri, Paolo Cantù e diversi colleghi del giornalista, dipendenti della stessa Fondazione, che si sono uniti all’Assemblea in un lungo e commosso applauso.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]