Il test prenatale di screening non invasivo diventa gratuito, ma solo in Emilia Romagna, prima regione italiana a farlo. Si chiama Nipt test ed è utile per ridurre il ricorso a villocentesi e amniocentesi, che com’è risaputo sono più invasive e possono provocare, seppure in bassa percentuale, aborti.
Dopo una fase pilota di 9 mesi nell’area metropolitana di Bologna, il test verrà esteso in tutta la regione presso le strutture pubbliche. Potrà essere eseguito tramite prelievo di sangue, senza rischi, già dalla decima settimana di gestazione e permetterà di valutare il rischio di sindrome di Down (trisomia 21) e di trisomie 13 ((sindrome di Patau) e 18 (sindrome di Edwards), grazie all’analisi del dna fetale.
Il test sarà gratuito per tutte le donne, indipendentemente dall’età e da eventuali fattori di rischio della madre, e sarà affiancato al test combinato. Nelle restanti regioni, il test è disponibile ma privatamente, il costo è elevato, circa 700 euro, e non rimborsabile.
Ultimi commenti
opperò, persona di larghe vedute...
Col susseguirsi di queste Giunte Comunali colme di inetti, l'Esercito ci vorrebbe anche in Sala Tricolore, non solo in Stazione Storica.
Ormai bisogna prendere atto che i cristiani, almeno quelli che si dicono tali, non difendono la loro fede. Mi piace citare una splendida poesia di […]