Anche quest’anno in Emilia-Romagna diverse strutture commerciali saranno aperte nelle giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno, grazie alla libertà riconosciuta alle imprese dalla normativa nazionale sugli orari di apertura introdotta dal governo Monti.
Una situazione che ha portato Federconsumatori e Filcams-Cgil di Reggio a richiedere ancora una volta di “rivedere in profondità quanto tema di totale deregolamentazione: è necessario restituire agli enti locali la possibilità di decidere in tal senso attraverso il confronto con le parti sociali e sulla base dei reali bisogni dei singoli territori, sia in tema di orari, sia sul fronte della nascita di nuove strutture commerciali”.
Per l’associazione e per il sindacato “non è più rinviabile una revisione dell’attuale normativa che consenta di tenere insieme le esigenze dei consumatori con quelle delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, sia in riferimento al lavoro festivo (che resta non obbligatorio per il dipendente) sia per quanto concerne le aperture domenicali, anche per determinare un’inversione di tendenza rispetto alle sofferenze che la grande distribuzione sta determinando a danno delle realtà commerciali di quartiere e dei centri storici”.
Su questo fronte la Filcams-Cgil sta raccogliendo la solidarietà dei cittadini e dei consumatori reggiani attraverso una raccolta firme che è iniziata nel mese di dicembre ma che continuerà anche nel 2020, per chiedere alle istituzioni locali di farsi parte attiva nella ricerca di soluzioni all’attuale situazione di deregulation.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]