Martedì 19 e mercoledì 20 novembre alle 20.30 al teatro Ariosto di Reggio per la stagione di prosa il pluripremiato regista britannico Matthew Lenton, direttore artistico e fondatore della compagnia Vanishing Point, dirige un cast di attori italiani e si confronta con il celebre romanzo di George Orwell “1984”.
A partire da un’indagine sulla verità e sulle diverse forme di controllo del pensiero attraverso i mezzi di comunicazione di massa, nel suo “1984” Lenton mette in luce quanto Orwell sia attuale oggi più che mai: in un mondo costantemente sorvegliato, quanto è improbabile che le autorità arrivino a controllare del tutto le persone? Non andare su Facebook, non andare su Twitter, non usare gli smartphone. Essere presente, camminare nelle strade e parlare con le persone che si incontrano. Uscire da tutto questo sistema virtuale e vivere.
Per Lenton i social media costringono a un pensiero binario: bianco o nero. Un pensiero che ha mandato in crisi tutta la società liberale e le sue abitudini di “correttezza politica”. Un pensiero che influenza i sentimenti, per indirizzare così le opinioni sulla realtà.
La grande forza dei social media sta negli algoritmi: un fac-simile di un sistema neurale, ma capace di processare un’enorme quantità di dati con lo scopo di incrociarli e carpire ciò che, in modo apparentemente naturale, ogni persona preferisce. Quest’abilità rende i social media il più sofisticato ed efficace mezzo di persuasione e manipolazione del pensiero che oggi esista: ma a vantaggio di chi?
Sono questi i dubbi da cui è partito Lenton: diventa allora cruciale saper guardare ai fatti e saper costruire un dibattito intorno a essi. Se il modo di ragionare sta cambiando, si chiede Lenton, chi o cosa guida questo cambiamento?
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Scritto quasi di getto nel 1948, al centro di “1984” di George Orwell c’è la vicenda di un comune funzionario di partito, Winston Smith, impiegato al Ministero della Verità dello stato-continente Oceania; il pianeta, dopo un lungo conflitto, è infatti diviso in tre grandi stati totalitari – Oceania, Eurasia ed Estasia.
Winston ogni giorno per lavoro rettifica libri e quotidiani già pubblicati, modificando la storia e inverando così l’infallibilità del “leader” del paese, il Grande Fratello. In Oceania, infatti, qualsiasi opinione, gesto, sentimento o desiderio è strettamente controllato e indirizzato, grazie a teleschermi-spia, delazioni, riti di “sfogo” collettivo e una sistematica riduzione del linguaggio e del pensiero. Winston però tradisce e, in segreto, tiene un proprio diario “veritiero”, attività severamente vietata dal regime: ogni mattina, in un angolo forse non osservato della sua stanza, appunta con la sua mano sulla carta il ricordo di ciò che nel mondo accade veramente.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]