Affidi. Vecchi: Reggio diversa da Bibbiano

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In tema di tutela dei minori il Comune di Reggio Emilia ha fatto “scelte diverse” rispetto a Bibbiano. Lo dice il sindaco Luca Vecchi giovedì in audizione in Regione, ascoltato dalla commissione speciale di inchiesta nata dopo lo scoppio dell’inchiesta sugli affidi in val d’Enza ‘Angeli e Demoni’.

“Noi siamo un Comune ad alto tasso di internalizzazione (dei servizi) e in questo momento non abbiamo alcun rapporto professionale con la Hansel e Gretel”, replica il primo cittadino alle domande dei consiglieri regionali di opposizione. E a proposito della partecipazione dell’amministrazione reggiana a una iniziativa con i professionisti della onlus torinese oggi sotto indagine, Vecchi aggiunge: “Un convegno c’e’ stato, peraltro organizzato da piu’ Comuni, ma partecipare ad un convegno e ascoltarne gli esiti e’ qualcosa di ben diverso dal gestire l’intero sistema delle politiche educative di un’amministrazione e di una citta’”.

Il sindaco spiega poi: “Noi non abbiamo approvato alcun protocollo che da’ un indirizzo a considerare l’affidamento come l’estrema ratio finale, perche’ questo e’ in una certa misura implicito ed e’ una decisione che concretizza l’autorita’ giudiziaria, non un organo politico”. Per questo dal 2011 “di fronte a determinate situazioni soggettive, come di minori che non andavano a scuola, a volte segnalate dal giudice, a volte intercettate dai nostri servizi, abbiamo ritenuto che rafforzare la competenza educativa nelle famiglie fosse una strada nuova da percorrere”.

In concreto l’aiuto di educatori, presenti per diverse ore all’interno dei nuclei disagiati per sostenere i genitori, ha riguardato otto anni fa 12 casi. Oggi sono 262. “Riteniamo di avere sviluppato una competenza ed una professionalita’ e, visti i risultati, abbiamo deciso di consolidarli con uno stanziamento ogni anno”, illustra ancora Vecchi.

Quanto alla funzionaria del Comune capoluogo indagata di recente per i fatti di Bibbiano, il sindaco le rinnova la fiducia: “Le indagini della magistratura vanno rispettate nella loro autonomia, questa e’ la mia abitudine. Noi abbiamo fiducia che questa vicenda, del tutto marginale rispetto alla vicenda complessiva della val d’Enza possa trovare, mi auguro anche rapidamente, un suo inequivocabile chiarimento”.