Dopo il successo del primo gruppo, nato circa due anni fa in via sperimentale e attivo nella zona a nord della città, si sviluppa a Reggio Emilia il modello finlandese di vendita diretta denominato Reko con la creazione di un secondo gruppo nella zona sud dell’area urbana. Il nuovo gruppo è attivo a partire da oggi, martedì 15 ottobre nel quartiere Buco del signore.
L’avvio della nuova esperienza si basa su presupposti importanti: al gruppo Reko1 si contano circa 5.000 cittadini iscritti e al neonato Reko2 sono già 500. Complessivamente una ventina le aziende coinvolte.
E’ quanto emerso nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo gruppo Reko, stamani al centro sociale Buco Magico di Buco del signore, a cui è intervenuta l’assessore alla Città collaborativa e Partecipazione, Valeria Montanari.
“In un periodo in cui la preoccupazione per i cambiamenti climatici chiede a tutti di cambiare i propri comportamenti e le proprie abitudini – afferma Montanari – i gruppi Reko offrono, nell’ambito dei consumi alimentari, valide alternative capaci di ridurre al minimo il trasporto dei prodotti e il loro tempo di conservazione. Di conseguenza si riducono anche l’uso di additivi e conservanti, il packaging e gli sprechi alimentari. In più, non è secondario il supporto ai piccoli produttori locali che, non avendo intermediari, possono contenere sensibilmente i costi dei loro prodotti. Con un evidente vantaggio per i consumatori.
“Con questa nuova prospettiva, l’Amministrazione comunale – ha concluso l’assessore – si limita a promuovere e sostenere l’agricoltura a chilometro zero, in molti casi addirittura a metro zero, e sta pensando di organizzare, entro fine anno, un corso tematico online sui social destinato specificamente ai produttori di Reko1 e Reko2”.
Alla conferenza stampa sono intervenuti anche alcuni dei partner del progetto, fra cui Giuseppe Veneri presidente del Centro ricerche produzioni animali (Crpa) di Reggio Emilia, che ha sottolineato la diversificazione dei progetti di valorizzazione del territorio periourbano e dell’agricoltura locale – ad esempio, oltre a Reko, il Parco Commestibile di Villa Canali – “con una attenzione particolare a una nuova cultura dell’alimentazione e dei consumi in chiave locale, in questa delicata fase di transizione globale”.
Hanno partecipato inoltre Alberto Menghi di Crpa, Morena Caraffi e Manuel Bizzocchi in rappresentanza di aziende agricole partecipanti al progetto.
Cos’è Reko? – Creato nel 2013 dall’agricoltore finlandese Thomas Snellman, Reko sfrutta l’uso dei social media per mettere in contatto fra di loro produttori e consumatori. Semplicemente, alcuni agricoltori si uniscono e creano un gruppo Facebook in cui settimanalmente pubblicano post indicando i prodotti disponibili per la vendita, con tanto di caratteristiche, quantità e prezzo. I consumatori iscritti al gruppo ordinano i prodotti che intendono acquistare rispondendo ai post tramite messaggi. Le consegne avvengono un giorno stabilito della settimana nel tempo limitato di un’ora e mezza, in genere dalle 18 alle 19,30. Unici requisiti per gli agricoltori sono vendere prodotti della propria azienda e operare nel territorio di Reggio Emilia e provincia.
Reggio Emilia primo in Italia – Il Comune di Reggio Emilia è stato il primo a promuovere questo modello di vendita, supportando, in collaborazione con il Crpa (Centro ricerche produzioni animali) e la società di formazione Dinamica srl, la nascita nel 2018 del primo gruppo Reko in città con consegne nel piazzale dello Stadio del Tricolore. Il gruppo attualmente conta 4900 iscritti e 17 aziende agricole del territorio che settimanalmente offrono oltre 100 prodotti di propria produzione e incontrano la propria affezionata clientela ogni giovedì pomeriggio. Ora, a distanza di quasi due anni, visto il successo dell’iniziativa e su sollecitazione dei cittadini, il 15 ottobre nasce un secondo gruppo: Reko 2 Buco del signore. Dal nome si intuisce che le consegne avverranno nel quartiere omonimo, in via Martiri di Cervarolo all’incrocio con via Aristotele ogni martedì nella stessa fascia oraria: 18-19,30.
Un modello replicabile di sostenibilità – La nascita di questo nuovo gruppo Reko a Reggio Emilia dimostra la replicabilità di un modello largamente diffuso nei Paesi scandinavi che ha visto, ad esempio, il gruppo Reko di Trondheim, in Norvegia, raggiungere i 24.000 iscritti. Altri gruppi si sono, inoltre, diffusi in Sud Africa e in Canada.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]