Con i primi spettacoli e la cerimonia inaugurale, ha preso il via giovedì la la quinta edizione di NID – New Italian Dance Platform, la Nuova Piattaforma della Danza Italiana, che si terrà fino al 13 ottobre 2019 a Reggio Emilia, organizzata da ATER, Circuito Regionale Multidisciplinare, Fondazione Nazionale della Danza e Fondazione I Teatri in collaborazione con Rete Anticorpi. Venerdì 11 ottobre il programma prevede:
ore 11.00 – Spazio U30 Cinque
SEEKING UNICORNS
CORPOCELESTE
Coreografia: Chiara Bersani
Danzatori: Chiara Bersani Ideazione, creazione e azione: Chiara Bersani
Musiche: Fra De Isabella Disegno Luci: Valeria Foti
Direttore Tecnico: Paolo Tizianel Consulenza Drammaturgica: Luca Poncetta
Coach: Marta Ciappina Mentoring: Alessandro Sciarroni Occhio Esterno: Marco D’Agostin
Video: Alice Brazzit Organizzatrice di Produzione: Eleonora Cavallo
Cura e Promozione: Giulia Traversi Consulenza Amministrativa: Chiara Fava
Durata: 35 minuti
L’Unicorno, creatura senza patria e senza storia, è stato usato e abusato dall’essere umano e privato del diritto di parola. Chiara Bersani desidera risarcirlo dei torti subiti. Regalargli una storia, un amore, una scelta. “Io, Chiara Bersani, alta 98 cm, mi autoproclamo carne, muscoli e ossa dell’Unicorno. Non conoscendo il suo cuore proverò a dargli il mio il respiro, miei gli occhi. Io, Chiara Bersani, 32 anni, mi assumo la responsabilità di accogliere il suo smarrimento centenario. Dichiaro di essere pronta a donare fiato alle domande universali che l’hanno attraversato”. Seeking Unicorns è la versione del lavoro pensata per spazi non teatrali.
ore 12 – Palazzo da Mosto
KOKORO | SITE SPECIFIC VERSION
KÖRPER
Coreografia: Luna Cenere
Danzatori: Luna Cenere
Musica: Gerard Valverde Disegno Luci: Nicola Mancini
Produzione: Compagnia Körper Collaborazione alla produzione: Virgilio Sieni / Centro Nazionale di Produzione.
Durata: 20 minuti
Giovedì 10 ottobre, ore 20 – Palazzo da Mosto
Kokoro è una singola parola giapponese che può essere tradotta con “essere interiore”, ma che letteralmente abbraccia due parole/concetti: “mente” e “cuore”. L’assolo di Luna Cenere è una personale ricerca sulla “unicità” dell’essere umano, un percorso intimo durante il quale il corpo nudo della danzatrice si trasfigura per diventare veicolo poetico e far emergere immagini che a volte sembrano appartenere ad un mondo irreale. In questa versione site specific, Luna Cenere dialoga con luoghi storici, come le sale di Palazzo da Mosto a Reggio Emilia e spazi non convenzionali.
ore 15.00 – Teatro Cavallerizza
FONDAZIONE NAZIONALE DELLA DANZA/ATERBALLETTO
LOST IN
Coreografia: Saul Daniele Ardillo
Danzatori: Damiano Artale, Ina Lesnakowski, Grace Lyell, Ivana Mastroviti, Roberto Tedesco
Scene: Jorge R. Pombo da sue opere originali Musica: Fryderyk Chopin
Sound design: Alessandro Grisendi Costumi: Lazzaro Mussini Luci: Carlo Cerri
Produzione: Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto
Durata: 25 minuti
Lost in si pone come un intimo viaggio condotto verso le più recondite profondità dell’animo umano. I cinque danzatori compiono una sorta di anabasis, che dalle sovrastrutture entro cui si trovano forzatamente ad esistere arrivano a lambire alcuni fra gli aspetti più angoscianti della psiche, come le ossessioni e la coazione a ripetere.
“O”
Coreografia: Philippe Kratz
Danzatori: Interpreti Philippe Kratz e Ivana Mastroviti
Musica: Mark Pritchard e The Field Costumi: Francesca Messori Luci: Carlo Cerri Produzione: Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto.
Durata: 12 minuti
È diventato chiaro a tutti che un futuro dove l’intera conoscenza umana sia trasmessa da materiale inorganico comunicante, è a portata di mano. In “O” due esseri umani – o forse due robot – celebrano questo avvenimento, in uno stato di trascendenza e realizzazione emotiva, muovendosi insieme al ritmo infinito dei loro cuori inarrestabili.
LA STELLA NASCOSTA
Coreografia: Saul Daniele Ardillo
Danzatori: Fabrizio Di Franco, Matilde Gherardi, Federica Lamonaca, Giuseppe Morello
Drammaturgo: Simone Giorgi Musica: Franz Schubert
Elaborazioni musicali: Alessandro Grisendi Consulente musicale: Roberta De Piccoli Costumi: Lazzaro Mussini Luci: Carlo Cerri
Produzione: Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
Coproduzione: Accademia Perduta | Romagna Teatri, In Collaborazione con: Ater | Circuito, Regionale Multidisciplinare, Cinema Teatro Boiardo e Comune di Scandiano (Re).
Partner di progetto: Reggio Children, Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia
Durata: 45 minuti
“Creare uno spettacolo per bambini oggi è un gesto di responsabilità che comporta un obbligo: guardare dentro un presente che non conosciamo davvero. Un processo nel quale lo spettacolo nasce con i bambini, prima di iniziare il suo viaggio verso i bambini.” (Gigi Cristoforetti)
“Sottrazione intesa come eliminazione del “superfluo”, di tutto quello che copre e protegge l’intima bellezza. Ricostruzione intesa come riconoscimento di quelle parti stratificate che impediscono di scorgere l’unicità di ogni persona.” (Saul Daniele Ardillo, Simone Giorgi).
ore 17.00 – Teatro Ariosto
FULL MOON
SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET
Coreografia e regia: Mauro Astolfi
Danzatori: Maria Cossu, Giuliana Mele, Giacomo Tedeschi, Mario Laterza, Pablo Girolami, Lorenzo Capozzi, Aurora Stretti, Alice Colombo, Valentina Staltari
Disegno Luci: Marco Policastro Set concept: Mauro Astolfi/Marco Policastro Musiche: AAVV Costumi: Anna Coluccia
Produzione: Spellbound
Con il sostegno di: Mibac In collaborazione con: Fuori programma Festival
Durata: 70 minuti
Full Moon parla di quei pensieri “fuori controllo” che potrebbero sembrarci negativi, ma che non lo sono, che non descrivono affatto la realtà in cui vogliamo vivere, anche se magari è ciò che stavamo manifestando. Prima di diventare piena la luna è un fenomeno che influenza, smuove e disordina tutto quello che c’è intorno a noi, così la luna piena è una sorta di “risveglio” del nostro lato istintivo, il momento in cui sentiamo a “fior di pelle” cosa sta accadendo di importante, dove capiamo cosa lasciar andare per far sì che nostra Luna diventi eterna.
ore 18.40 – Teatro Ariosto
INTRO
BALLETTO DI ROMA
Coreografia: Andrea Costanzo Martini
Danzatori: Paolo Barbonaglia, Lorenzo Castelletta, Riccardo Ciarpella, Mateo Mirdita,
Direzione Artistica: Francesca Magnini Musiche: Loscil David O’Dowda
Maitre: Roberta De Simone Luci: Emanuele De Maria
Produzione: Balletto di Roma
Debutto: Ravenna – Teatro Rasi – Prove d’Autore XL – 15 settembre 2018.
Durata: 20 minuti
Intro è un inizio, un incontro. Un viaggio attraverso mille modi di essere corpo danzante, animale, delicato, esplosivo, sofisticato, matematico, esposto, vulnerabile, ma soprattutto vivo. Un’avventura per quattro giovani danzatori all’inizio del loro cammino. Puro desiderio e passione per il movimento. È in ogni momento la certezza di poter sempre ricominciare da capo.
ore 19.30 – Teatro Cavallerizza
GRACES
ZEBRA
Coreografia: Silvia Gribaudi in collaborazione con Siro Guglielmi, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo Danzatori: Siro Guglielmi, Silvia Gribaudi, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo
Disegno Luci: Antonio Rinaldi Direzione tecnica: Leonardo Benetollo Collaboratori artistici: Chiara Frigo, Giulia Galvan, Francesca Albanese, Matteo Maffesanti e Giovanna Garzotto
Prodotto da: Zebra Coprodotto da: Santarcangelo dei Teatri Con la collaborazione di: Klap – Maison Pour la danse Marsiglia, Centro per la Scena Contemporanea/Operaestate Festival del Comune di Bassano del Grappa, Orlando Bergamo
Con il sostegno di: Lavanderia a Vapore Centro di Residenza per la danza Regione Piemonte, L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale Centro di Residenza Emilia-Romagna, ARTEFICI – Artisti Associati di Gorizia, Dansstationen, Danscentrum Syd, Skånesdansteater Malmö Svezia, Centro di Residenza Armunia/CapoTrave Kilowatt
Progetto realizzato con il contributo di: ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche, azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore, coordinata da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Progetto vincitore dell’azione CollaborAction#4 2018/2019 – in collaborazione con festival, rassegne e stagioni a cura di Rete Anticorpi, Ater Circuito Regionale Multidisciplinare, Associazione Mosaico Danza/Interplay, Piemonte dal Vivo, Amat, Arteven, Fondazione Teatro Comunale di Vicenza, Associazione Artedanzae20, Teatro Pubblico Pugliese, C.L.A.P.Spettacolodalvivo, Associazione Armunia, Fondazione Toscana Spettacolo Onlus
Project manager: Giulia Ghinelli
Durata: 50 minuti
Chi sarebbero oggi le Tre Grazie del Canova? Cosa significa Grazia? Come e in quanti modi si può esprimere/interpretare? In scena tre corpi maschili, in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Qui il maschile e il femminile s’incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura. In scena anche l’autrice Silvia Gribaudi, che con la sua poetica trasforma le imperfezioni elevandole a forma d’arte con una comicità diretta, crudele ed empatica.
ore 22.00 – Teatro Municipale Valli
METAMORPHOSIS
COMPAGNIA VIRGILIO SIENI
Coreografia e spazio: Virgilio Sieni
Danzatori: Marina Bertoni, Giulia Gilera, Maurizio Giunti, Andrea Palumbo, Sara Sguotti
Musiche: Arvo Pärt – Assistente alla coreografia: Giulia Mureddu – Luci: Mattia Bagnoli
Scene e costumi: Gregorio Zurla
Produzione 2019: Compagnia Virgilio Sieni
coproduzione Bolzano Danza
in collaborazione con AMAT & Civitanova Danza
Prima assoluta 22 luglio 2019, Festival Bolzano Danza
Il respiro delle danze che compongono lo spettacolo cerca di essere una meditazione sull’infinito del gesto. Come un viandante, così anche il danzatore, raccoglitore di gesti e di storie dall’aria, ci appare nell’infinito dello spazio tattile, colto nel momento in cui cammina sospeso e ci viene incontro, oltrepassandoci: in quell’istante noi vediamo l’uomo sulla soglia della vita.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]