Transitando in questi giorni per Villa Canali, appena fuori dal centro abitato di Reggio Emilia, capita di imbattersi in questo grosso pennuto che pascola brado per i campi verdi. I ben informati dicono si tratti di un emù, ovvero un bipede che solitamente vive nelle pianure scarsamente alberate dell’Australia.
Dopo lo struzzo è il più grande degli struzioniformi viventi: il peso medio si aggira sui 50 chilogrammi. Il lungo collo sorregge una piccola testa munita di becco breve e forte, con ampie narici; il tronco è robusto; le zampe, lunghe e massicce, poggiano su 3 dita; le ali sono ridottissime. Assai caratteristico è il piumaggio, formato di penne lunghe e fini che ricadono lateralmente a formare un mantello uniforme di colore bruno. L’emù è un ottimo corridore – supera i 40 chilometri orari – e un abile nuotatore. Il regime alimentare si basa su vegetali, insetti e bruchi.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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