Modena. In bici di notte senza fanali: 132 multe e 80 kit luci omaggio

polizia_municipale_modena_555

Sono 80 i kit di luci per la bicicletta che la Polizia locale di Modena ha distribuito a ciclisti che circolavano al buio senza fanali nel corso della campagna mirata di sicurezza stradale appena conclusa dedicata a chi si sposta in bici. L’omaggio è stato accompagnato da altrettante sanzioni, accettate di buon grado dai ciclisti che, per lo più, si sono dimostrati consapevoli di circolare in violazione delle norme e, soprattutto, mettendo a rischio la propria sicurezza.

Nel corso dei dieci giorni della campagna, che si è svolta dal 2 al 12 settembre, sia di giorno che la sera, sono state impegnate 51 pattuglie di unità territoriali, Pronto intervento e operatori in bicicletta che hanno controllato in tutto 337 biciclette (176 di giorno e 161 nelle ore serali), con particolare attenzione al rispetto delle norme per quanto riguarda il comportamento su strada dei ciclisti e i dispositivi obbligatori di equipaggiamento delle bici, come luci, catadiottri rifrangenti, campanello e freni.

I controlli hanno interessato le vie del centro ma anche strade come la Giardini (verso Baggiovara), la Nazionale per Carpi, viale Montecuccoli e via Emilia ovest, all’altezza del parco Ferrari, dove i rischi per i ciclisti, soprattutto con il buio, sono maggiori.

Le sanzioni elevate sono state complessivamente 132, di cui 44 di giorno e 88 di sera. Di giorno gli agenti hanno sanzionato prevalentemente i ciclisti che non utilizzavano la pista ciclabile, non avevano entrambe le mani libere o circolavano contro mano. Nelle ore serali, invece, la violazione più frequente è stata l’assenza o il mancato utilizzo delle luci: gli 80 ciclisti trovati a circolare al buio non hanno potuto evitare il verbale da 26 euro ma hanno ricevuto anche una coppia di luci per la bicicletta.

Dall’inizio dell’anno, nel territorio comunale di Modena, sono state 105 le persone in bici coinvolte in incidenti stradali, con il tragico bilancio di tre morti e 85 feriti. “L’obiettivo primario della campagna – ricorda, infatti, l’assessora alla Mobilità sostenibile Alessandra Filippi – era, appunto, sensibilizzare al rispetto delle regole e al corretto uso della strada per aumentare la sicurezza di chi si muove in bici e prevenire gli incidenti. Un intento che intendiamo perseguire anche attraverso il Pums che prevede azioni di risoluzione dei punti critici stradali sia per i pedoni che per i ciclisti”.

La campagna rientra nell’ambito del programma comunale per la Sicurezza stradale che prevede interventi e azioni finalizzate a sostenere e promuovere la mobilità sostenibile soprattutto in sicurezza.

Il Codice della strada (l’articolo 182 regolamenta il comportamento dei ciclisti, l’art. 68 i dispositivi obbligatori) prescrive che i ciclisti debbano circolare su unica fila, utilizzare le ciclabili se presenti, non circolare sotto portici o in zone riservate ai pedoni come i marciapiedi, rispettare la segnaletica stradale e scendere dalla bici per attraversare la carreggiata su attraversamento pedonale nel caso manchi quello ciclabile (il ciclista che attraversa su strisce pedonali senza scendere dalla bici non ha la precedenza sugli altri veicoli). Il velocipede deve essere condotto a mano quando diventa pericoloso per i pedoni, soprattutto in centro storico o all’interno di fiere e mercati. Inoltre, il conducente della bici deve avere libero uso di braccia e mani, non è possibile caricare altre persone sulla bici (eccetto bambini fino a 8 anni di età su idonei seggiolini) e nelle ore notturne fuori dai centri abitati, oltre all’uso delle luci, è obbligatorio indossare indumenti ad alta visibilità. Va anche ricordato che è assolutamente vietata la conduzione di qualsiasi mezzo dopo aver assunto sostanze alcoliche e stupefacenti.