Nulla può essere più esplicativo del proverbio “carta canta villan dorme” indicando che ciò che è scritto rimane. Ma mentre una volta il contadino non sempre sapeva leggere il Sindaco e i responsabili sanno leggere eccome, anzi non solo sanno leggere, ma sono altrettanto bravi a far finta di nulla e a non rispondere, adottando il tipico atteggiamento del “silenzio omissivo”, che probabilmente li ripaga da sempre. La dott.ssa Fava responsabile degli Affari Generali del Comune di Castelnovo di Sotto, che ho più volte tentato di contattare sia telefonicamente che per iscritto il 12 luglio u.s. si è ben guardata dal rispondermi.
Sono letteralmente disorientato, tutti i Comuni e i relativi Sindaci si dicono sensibili su temi come il benessere animale, garantendo che i canili operanti nei relativi territori o quasi tutti rispondano ai requisiti di conformità delle Leggi, ma quando c’è da pagare fanno orecchie da mercante e questo mi fa molto arrabbiare. Sono da qualche mese Direttore Sanitario del canile Madonna della Guadalupe, canile all’avanguardia che, nonostante esposti e giustificati controlli da parte dell’AUSL, risulta totalmente conforme alle direttive previste dalle normative in corso e quelle in fase di emanazione, sia per quanto riguarda gli aspetti igienico sanitari sia per quanto riguarda la garanzia del benessere animale. Anzi, a mio modesta memoria, forse è l’unico canile della nostra Provincia che ha i requisiti di legge per ospitare i cani randagi e sarei molto lieto, in ragione della trasparenza poter confrontare il Canile Madonna della Guadalupe con altri canili del nostro territorio.
Davanti alla Legge e alle sentenze diventa più difficile fare orecchie da mercante o dormire sugli allori. La legge quadro sul randagismo 281/ 91 e la legge regionale 27/2000 sul controllo della popolazione canina e felina sono estremamente complete e esplicative sulle responsabilità della gestione dei cani da parte dell’autorità sanitaria del Comune “Sindaco”.
Da anni il canile Madonna della Guadalupe ha in ricovero cani del Comune di Perinaldo in Provincia di Imperia dal quale non riceve da questo Comune i rimborsi per i costi di custodia previsti per legge, né tantomeno il rimborso delle spese sanitarie. Stiamo parlando 12 dodici Dogo Argentini sequestrati per maltrattamento, la cui gestione presenta non poche difficoltà e rischi per tutti gli operatori che collaborano a vario titolo nel canile.
Su dispositivo del 20 marzo 2019 del Comune di Perinaldo – procedimento 643715 RGNR – il Sindaco di Perinaldo precisa che il Comune di Castelnovo Sotto, ossia il Comune dove si trovano i cani, riveste una posizione di garanzia rispetto agli animali presenti sul proprio territorio, e pertanto è obbligato al pagamento delle somme a partire dal 1° dicembre 2017, decisione confermata dal Tribunale di Imperia in data 16 aprile 2019. Nel frattempo i cani invecchiano sempre di più, le patologie cronico degenerative diventano sempre più frequenti e oltre al mantenimento anche le spese sanitarie diventano sempre più ingenti. Legittimamente ho richiesto durante l’incontro avuto un paio di mesi fa al Sindaco di Castelnovo di Sotto di provvedere alla spese, come previsto dal Tribunale di Imperia, per poi rivalersi sul Comune di Perinaldo appellandosi contro la sentenza del predetto Tribunale. La somma di cui stiamo parlando ad oggi supera abbondantemente i 30.000 Euro, e tenderà a salire esponenzialmente visto che alcuni cani iniziano ad avere importanti problemi sanitari. Inoltre, la comparsa di patologie cronico degenerative rappresenta un maggior ostacolo e pericolo per gli operatori del canile essendo comprovato scientificamente che lo stress e il dolore sono molto spesso alla base di comportamenti aggressivi. Sarebbe pertanto opportuno che il Sindaco del Comune di Castelnovo di Sotto e la dott.ssa Fava, provvedessero al più presto, con misure straordinarie, onorando il debito del Comune nei confronti del Canile Madonna della Guadalupe di cui in prima persona , così come previsto dalla legge, garantisco il soddisfacimento dei bisogni primari e la garanzia del benessere di tutti gli animali ospitati. Sarebbe infine molto gradito che lo stesso Sindaco e la dott.ssa Fava, facessero visita al Canile Madonna della Guadalupe, per prendere atto di persona della situazione dei cani di cui – come stabilito dal Tribunale di Imperia- sono responsabili e garanti. In qualità di Direttore Sanitario mi trovo in questo momento in grosse difficoltà nel garantire il benessere psico – fisico e sociale degli animali ricoverati in canile, pertanto per conoscenza invierò la medesima informazione al corpo forestale dei Carabinieri e all’AUSL di competenza. Non vorrei che l’alternativa, fosse quella di trovarmi costretto a portare nell’ampio ufficio del Sindaco Francesco Monica i 12 dogo argentini.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]