La vita è più bella se condivisa con un amico a quattro zampe. È questo il filo conduttore della settima edizione di “Scatti bestiali”, il concorso fotografico canino promosso dal Canile intercomunale di Modena e dal Gruppo di volontari Argo in collaborazione con il Comune, al quale è possibile partecipare fino al 6 settembre con una foto di un momento felice trascorso insieme al proprio cane.
Partecipare al concorso, che quest’anno si intitola “La mia vita insieme a te…”, è semplice: è sufficiente scattare una fotografia, una sola per ciascun cane, che racconti un momento di affetto, di gioco, di gioia e di tenerezza condiviso con il proprio “peloso”, aggiungere un titolo e una breve frase sul perché è bello condividere la vita con un cane e inviarla, entro venerdì 6 settembre, all’indirizzo di posta elettronica del gruppo Argo (gruppoargo@gruppoargo.org). La foto deve essere in formato .jpg e corredata dal nome dell’autore, e da nome, età e provenienza del cane. Non saranno accettate immagini palesemente ritoccate e immagini con bambini (a tutela della loro privacy). La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Il regolamento del concorso è sul sito del Comune (www.comune.modena.it).
Tutte le foto saranno pubblicate sulle pagine social del canile ed esposte durante la manifestazione “Un mondo a 4 zampe”, in programma al parco Ferrari domenica 15 settembre (in caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata a domenica 22 settembre). L’obiettivo è che il racconto delle storie di cani di famiglia possa aiutare a incentivare le adozioni dei cani del canile. Nel corso dell’iniziativa, a insindacabile giudizio degli stessi partecipanti, saranno decretati i tre vincitori del concorso che saranno premiati con un buono spesa del valore massimo di 70 euro.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]