I tecnici del Soccorso Alpino Emilia-Romagna (Stazione Monte Cimone) sono intervenuti questo pomeriggio per prestare assistenza a una 42enne di Ospitale (Fanano) che ha evidenziato sintomi di avvelenamento da funghi.
La sera precedente sia lei che il marito avevano mangiato funghi a casa, passando una notte da incubo. Il marito nell’andare al lavoro ha pensato di farsi vedere dai sanitari del Punto di primo intervento di Fanano, che gli hanno diagnosticato un principio di avvelenamento, per quanto gli effetti peggiori ormai fossero passati.
L’uomo ha quindi pensato alla moglie rimasta a casa, anche lei con profondo malessere. Ma non aveva possibilità di chiamarla perché nella zona il cellulare non prende e la loro abitazione è situata in una borgata isolata, non raggiungibile in auto. Allora il 118 verso le 13.30 ha attivato il personale Saer: la squadra in pronta partenza con il fuoristrada, portando anche il marito, ha scortato l’ambulanza 118 di Fanano e poi, quando questa non poteva più proseguire sul terreno impervio, ha caricato l’infermiera portandola a casa della donna, M.R. le iniziali, ancora con malessere. È stata quindi condotta con il mezzo al punto dove attendeva l’ambulanza, che ha quindi caricato moglie e marito (M.T. le iniziali di quest’ultimo) portando entrambi all’ospedale di Pavullo per i necessari accertamenti diagnostici.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]