Legge omotransnegatività: fumata nera in Regione

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Legge omotransnegatività: fumata nera in Regione. Dal centrodestra sono piovuti nell’aula dell’Assemblea regionale emendamenti a valanga. Così i lavori iniziati nella giornata di mercoledì si sono conclusi con una seduta fiume che ha portato a un nulla di fatto. Mentre oggi si prevede si andrà avanti a oltranza probabilmente sino a notte fonda.

“In questa legge non parliamo di privilegi o di corsie preferenziali – spiega il segretario regionale del Pd Paolo Calvano – ma di diritti dai toni usati dal centrodestra si capisce quanto ci sia bisogno di un provvedimento come questo” e come quella della Lega sia “una posizione schizofrenica, visto che il vostro ex capogruppo e attuale sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, l’altro giorno era al Gay pride”.

Il leghista Matteo Rancan parla di un “Pd militarizzato, dove l’ideologia vince sul resto. Altro che partito democratico”.

Mentre il collega Daniele Marchetti precisa: “La Lega non è contro la lotta alle discriminazioni di genere, ma è contro questa legge che ha contenuti pericolosi, che portano a mettere il bavaglio a chi osa dire che un determinato modello di società non è condiviso”.

Andrea Galli, consigliere regionale di Forza Italia, torna invece a collegare il testo all’inchiesta sugli affidi in Val d’Enza e a chiedere un passo indietro da parte della Mori. “Il Pd e la consigliera Mori non hanno responsabilità nei fatti di Bibbiano- precisa Galli- la loro colpa, semmai, è stato fare di quel sistema un modello da esportare. La cocciutaggine nell’andare avanti con questa legge è stata un errore, Mori avrebbe fatto meglio a lasciare almeno il suo ruolo di relatrice del provvedimento, vista la sua vicinanza con alcuni degli indagati di Bibbiano. Il loro sostegno è una macchia, questa legge parte con un peccato originale perchè finisce nello stesso paniere di quelle mele marce”.

“Potete fare tutto l’ostruzionismo che volete, ma noi staremo qui tutto il tempo necessario per approvare questa legge e far fare all’Emilia-Romagna un passo avanti. Mi dispiace che buona parte della discussione di oggi non sia stata all’altezza della storia di questa Regione”, ha detto il capogruppo di Sinistra italiana, Igor Taruffi.