Lavori per la connettività in centro e nelle frazioni. Previsti anche interventi di contrasto alla criminalità in prossimità delle scuole e azioni mirate di riqualificazione urbana.
Il sistema di videosorveglianza cittadina vede in funzione 249 occhi elettronici. Nel 2014 erano 130 le telecamere collegate alle sale operative di Polizia municipale e Forze dell’Ordine. A fine 2019 saranno circa 300 con un investimento pari a 130 mila euro per l’anno in corso, comprensivo anche della sostituzione, per altro già in atto, dei primi 10 di 60 apparecchi ormai superati con modelli digitali di nuova generazione.
Oltre alla ormai prossima accensione di ulteriori 20 telecamere di lettura targhe collocate presso i 13 varchi del Sistema nazionale controllo targhe e transiti, diversi i lavori in corso per l’estensione del sistema di videosorveglianza.
Nella zona di corso Vittorio Veneto è terminata la posa della fibra ottica che, una volta effettuati anche i lavori di elettrificazione, consentirà di installare le telecamere all’altezza di vicolo delle Grazie, all’interno del passaggio pedonale coperto e in via degli Adelardi; altri due apparecchi sono previsti in piazzale Risorgimento.
Inoltre, in piazza Mazzini dove procedono i lavori per il diurno che completeranno il rifacimento della piazza, è prevista l’installazione di ulteriori due telecamere, mentre le tre in funzione saranno sostituite con apparecchi più moderni.
Appena usciti dal centro, un ulteriore occhio elettronico sarà collocato in via Osoppo all’incrocio con Cavo Cerca.
Per quanto riguarda le frazioni, attualmente l’estensione della videosorveglianza è in corso a Marzaglia (dopo la copertura di Marzaglia Vecchia, si sta ora procedendo ad attivare gli apparecchi installati nella parte nuova della frazione) e a Cognento dove stanno per essere ultimati i lavori per l’infrastruttura della connettività e sono già state acquistate le telecamere da collocare in via Jacopo da Porto (rispettivamente agli incroci con via Tosatti e via Guareschi). A Cognento è in progettazione anche un nuovo portale di lettura targhe che si aggiungerà ai 13 già ultimati e collegati alle banche dati SCNTT il cui utilizzo è regolato da un protocollo siglato in Prefettura nei giorni scorsi.
È inoltre già avviata la procedura di gara per aggiudicare i lavori per l’estensione della videosorveglianza nella zona sud di Modena e a S. Anna grazie a un progetto del Comune del valore complessivo di 469mila euro per i lavori di connettività e l’installazione di oltre 30 telecamere, che ha ottenuto un finanziamento statale dall’allora Governo Gentiloni di 269 mila euro.
Inoltre, sono già state collocate nella zona Porta nord e di via Finzi le prime 17 telecamere delle circa 40 finanziate nell’ambito del Progetto Periferie che prevede la riqualificazione di tutta l’area nord, finanziato anch’esso tramite un bando del Governo precedente.
Il miglioramento della vivibilità e della sicurezza passa infatti anche attraverso gli interventi di riqualificazione, come in viale Gramsci, dove accanto alle azioni di accompagnamento sociale e al potenziamento del portierato sociale PassMo, l’accordo regionale “un quartiere-una città: azioni integrate per la sicurezza urbana” prevede anche il secondo stralcio dei lavori per il completamento del parchetto di viale Gramsci. Il costo totale del progetto per il 2019 è di 195mila euro con un finanziamento regionale di 136 mila euro. Nel nuovo parchetto è prevista anche l’installazione di ulteriori tre telecamere.
Due invece le telecamere finanziate dall’attuale governo nell’ambito del progetto “Scuole sicure” che assegna a Modena 64mila euro, di cui la metà per investimenti, destinati a rafforzare i controlli e gli interventi contro lo spaccio e il consumo di stupefacenti, oltre che per interventi che saranno concordati con le dirigenze scolastiche e azioni rivolte agli studenti anche nell’ambito dei programmi di educazione alla legalità, per altro da tempo avviati nelle scuole cittadine. Attraverso il progetto saranno realizzati anche interventi di ammodernamento delle strumentazioni tecnologiche in dotazione alla Polizia locale.
Tra gli investimenti previsti nell’anno in corso anche un progetto del valore di circa 22mila euro per dotare di un’unità cinofila propria il Corpo della Municipale di Modena; il progetto ha ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna un contributo di circa 10mila euro. Il progetto prevede l’istituzione di un nucleo operativo con due conduttori e un cane antidroga, la realizzazione di una struttura di ricovero per l’animale e la formazione degli istruttori la cui individuazione è già iniziata all’interno del Corpo di Modena. Oggi invece per le operazioni antidroga, gli agenti della Municipale di Modena si avvalgono del supporto dell’unità cinofila della Polizia Locale dell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano, composta dal cane Victor e dal suo istruttore.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]